Auto elettriche negli USA, 8 Stati si impegnano a raggiungere i 3,3 milioni di veicoli nel 2025

2746
photo credit: KF6OAK via photopin cc
photo credit: KF6OAK via photopin cc

Altro che un milione di auto elettriche nel 2015, adesso l’America punta ai 3,300,000 veicoli puliti entro il 2025 con un accordo firmato fra 8 Stati dell’Unione che prevede di accelerare la presa dei veicoli elettrici sul pubblico con una strategia a tutto tondo.

Non solo, gli investimenti sulla mobilità elettrica vengono definiti “imperativi” per l’industria dell’auto statunitense per non ripetere l’errore commesso con gli ibridi, sottovalutati a favore di quell’endotermico che non si è poi rivelato in grado di rispondere alla crisi del settore.

I “fantastici otto”, potremmo scherzosamente soprannominarli così, sono California, Connecticut, Maryland, Massachussets, New York, Oregon, Rhode Island e Vermont, facenti tutti parte a pieno titolo dell’élite automobilistica degli USA.

Tutti assieme rappresentano il 23% del mercato delle 4 ruote a stelle e strisce e sono già tra i più avanzati in quanto a trasporti “green”, con una rete di ricarica per veicoli elettrici che conta 6,700 punti e le penetrazioni più alte di questi ultimi sui rispettivi mercati.

Non si tratta di un semplice accordo ma di un serio e profondo impegno – ha dichiarato il Governatore della California Jerry Brown – da costa a costa stiamo facendo in modo di portare milioni dei veicoli più puliti al mondo sulle nostre strade”.

Il piano di spinta dell’auto elettrica riguarda allo stesso tempo le infrastrutture di ricarica e la sensibilizzazione della gente, da educarsi nei confronti della guida a zero emissioni, ma anche una politica di costi agevolati per l’acquisto di flotte aziendali e per la ricarica dei veicoli.

Nel dettaglio, si parla di favorire l’installazione di colonnine di ricarica inserendole nelle normative edilizie ed urbanistiche, di imporre degli obiettivi minimi di conversione all’elettrico per le flotte pubbliche, di calmierare i prezzi per i sistemi di ricarica residenziale e sviluppare un linguaggio ed una segnaletica universale per gli EV ed i relativi servizi, come anche sistemi di pagamento compatibili fra network diversi.

Non sono esclusi anche i veicoli a fuel cells ad idrogeno, per i quali si parla di facilitare strategie e normative perché arrivino alla commercializzazione di massa.

Questo pacchetto di azioni è rivolto a veicoli elettrici, ibridi plug-in e ad idrogeno, senza distinzioni fra automobili, veicoli commerciali, camion o autobus, sia per trasporto privato che pubblico.

Particolarmente favorevole si è dimostrata la Federazione dei Consumatori Americani (CFA), la quale, in un documento, ha sostenuto che le politiche collettive dovrebbero essere mirate alla crescita della domanda per i veicoli ecologici non solo per l’ambiente ma anche per la competitività economica degli Stati Uniti stessi.

I veicoli elettrici (zero emissioni) che si contano negli USA attualmente sono circa 165,000 ma il mercato è triplicato dal 2011 al 2012, crescendo vertiginosamente nel primo semestre del 2013: inoltre il mercato globale degli EV è sempre più predetto in ascesa verso quota 7% nel giro di una decade. Se il piano varato dagli 8 Stati funzionasse, gli EV potrebbero balzare al 15% dei singoli mercati interni.

Si tratterebbe pertanto di un’opportunità che l’industria dell’automobile non può lasciarsi sfuggire: gli Americani, afferma la CFA, vogliono auto che preservino il loro portafogli dai costi lunatici della benzina, che è esattamente ciò che fanno i veicoli elettrici.

E, forse, non sono solo gli Americani a volerlo.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: CleanTechnica