Auto elettriche negli USA, gli incentivi Stato per Stato

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Veicoli elettrici negli USA - Infographic via ElectricCarsReport
Veicoli elettrici negli USA - Infographic via ElectricCarsReport
Veicoli elettrici negli USA – Infographic via ElectricCarsReport

Assieme alla Cina sono gli Stati Uniti ad imporsi nello scenario mondiale della mobilità elettrica come mercato in ascesa anche se, a 4 anni dalla comparsa dei primi modelli di moderna concezione, i numeri appaiono ancora marginali rispetto alla totalità del mercato dell’auto.

Gli EV mostrano progressi incoraggianti: da fine 2012 la diffusione di infrastrutture e veicoli venduti da Marchi di prima fascia del settore automotive ha portato le auto con la spina a rappresentare lo 0.7% delle nuove vendite nel 2014, con una crescita dell’1% dal 2013 e del 3% dal 2012.

È chiaro che su un parco macchine circolante di 226 milioni di veicoli il rapporto con i mezzi di trasporto endotermici sia schiacciante: un caso eccezionale è rappresentato dalla California, che da sola è casa per circa metà degli EV statunitensi, mentre nel resto degli States la media parla di un modesto rapporto di 5 auto elettriche ogni mille nuove.

Non a caso la densità di veicoli elettrici è maggiore in quelle realtà nelle quali sono offerti incentivi per l’acquisto ed agevolazioni nell’utilizzo quotidiano, con diverse formulazioni a seconda dei casi.

Al di sotto del Federal Tax Credit nazionale, pari a $2,500-$7,500 a seconda del tipo di veicolo, esistono infatti gli incentivi offerti dalle singole entità regionali americane, cumulabili con quelli del governo centrale.

La California, per esempio, offre un ulteriore sconto di $2,500 per i mezzi a batterie e $1,500 per gli ibridi Plug-in, mentre Washington non applica alle auto elettriche la tassazione sulla vendita pari al 6.5% del valore.

In Georgia viene reso un credito fiscale pari al 20% del prezzo del veicolo elettrico, fino ad un massimo di 5,000 dollari, mentre nel Maryland vengono resi 125 dollari per ogni kilowattora del pacco batterie del veicolo: tetto massimo, 3,000 dollari, facilmente raggiungibile da molti EV, mentre chi acquista una Toyota Prius ibrida plug-in, ad esempio, raggiunge più o meno i $559.

Nel distretto della Columbia la musica è ancora diversa, con una vantaggiosa contribuzione statale pari al 50% del costo del veicolo (fino a 19,000 dollari) e l’esenzione dalla tassa sull’utilizzo del bene, variabile dal 6% all’8% a seconda del peso.

In Michigan ad offrire sconti è invece l’operatore di energia DTE Energy, che incentiva l’installazione di caricatori domestici da 240 V, Level 2, con tariffe agevolate nelle fasce orarie di minor richiesta, ossia quelle serali.

In alternativa, la ricarica a forfait mensile costa $40.

A margine di questa pletora di iniziative locali, non le uniche ovviamente (Nissan offre ad esempio No Charge To Charge nei punti di ricarica della rete EvGo), esiste poi un accordo che coinvolge nove Stati americani per portare il 15% delle immatricolazioni nel segmento dei veicoli leggeri a pendere in favore dell’elettrico entro il 2025.

A capitanare l’iniziative è la California, come sempre prima della classe, il cui ZEV Mandate è stato adottato anche da Connecticut, Maine, Maryland, Massachussetts, New Jersey, New York, Oregon, Rhode Island e Vermont, in totale rappresentativi di circa un quarto del mercato auto statunitense.

Andrea Lombardo

Fonte: ElectricCarsReport