Batterie made in Italy al “sale” per muovere gli shuttles Google

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Electric_Bus_Google_0004Non c’è da stupirsi se la California, uno degli stati in assoluto con maggior sensibilità ecologica, espressa nel tempo anche attraverso severe e puntuali norme a salvaguardia dell’ambiente, stia sostenendo con il coinvolgimento della CEC (California Energy Commission) il progetto pilota di elettrificazione dei bus che circolano a Mountain View, sede peraltro di Google, altro attivo promotore dell’iniziativa.

Né deve destare sorpresa la scelta di equipaggiare i primi quattro eco buses elettrici che compongono l’innovativa flotta che trasportano i residenti della città californiana, con batterie Sodium-Nickel dell’italiana Fiamm, storica azienda vicentina impegnata dal 1942 nello sviluppo, produzione e distribuzione di accumulatori destinati prevalentemente al settore dell’automotive.

Proprio la lunga esperienza di Fiamm nei sistemi di accumulo ha infatti consentito la messa a punto di specifiche batterie al “sale”, più opportunamente definite al Sodio-Nickel, che garantiscono la massima riduzione dell’impatto ambientale ed al tempo stesso un serie di vantaggi in termini sia ecologici come, ad esempio, la riciclabilità al 100%, sia di efficienza grazie alla loro alta densità elettrica. Tra i punti di forza di questa tipologia di batterie v’è inoltre la resistenza agli sbalzi termici, l’alto numero di cicli che ne certificano la lunga vita, l’assenza di manutenzione, la riduzione dei costi di gestione.

Tutte qualità che hanno convinto alla loro adozione importanti partner mondiali quali Bombardier per i suoi progetti di mobilità legati alle smart cities nel mondo tra cui la realizzazione delle monorotaie in Brasile e Arabia Saudita, o Iveco per l’elettrificazione del suo nuovo Daily, cui è stato recentemente attribuito il riconoscimento “Van of the year 2015”.

La tecnologia Sodio- Cloruri di Nickel sta peraltro trovando eccellente impiego in tutto il comparto industriale dello storage abbinato alle energie alternative per la sua capacità di immagazzinare energia quando disponibile e rilasciarla quando è necessaria superando così il problema dell’intermittenza che ha finora limitato l’utilizzo di fonti quali il solare o l’eolico.

 

 

Fonte: Fiamm