Non è notizia fresca che BMW si stia rivolgendo al pianeta delle energie pulite ma negli ultimi mesi la presentazione di differenti modelli in diverse sedi internazionali, dal salone di Parigi da poco conclusosi al prossimo di Los Angeles passando per l’Intelligent Transports System World Congress di Vienna, sta completando una panoramica su un orizzonte sempre più definito. Dagli Stati Uniti ci si aspetta il disvelamento di una nuova nata sotto il segno della “i”, lettera che contraddistingue il nucleo delle elettriche dell’azienda tedesca. Dopo la citycar i3 e la sportiva i8, la i4 è anticipata come evoluzione due porte “fashionable and sporty” della i3: si baserebbe quindi sul suo telaio in carbonio, scelto per compensare il peso delle batterie, ridisegnato però con un profilo più aggressivo e basso sulla strada. Se la i3 vanta delle ottime prestazioni grazie alla potenza del motore, nessun dettaglio certo si ha su questa filiazione sportiva: la i4 non ha ancora ricevuto un’investitura ufficiale da parte della casa di Monaco e solo l’apertura del Los Angeles Auto Show potrà confermare le indiscrezioni.
Al Mondial de l’Automobìle, comunemente chiamato “salone di Parigi”, era stata la volta del BMW Concept Active Tourer: dal design sportivo, le dimensioni compatte e standard di comfort elevati, questa vettura si colloca nel segmento delle compatte premium ma soprattutto nella categoria delle ibride plug-in. Auto generosa negli spazi interni, intuibili già dalla linea del tetto, alto 1.560 mm, sfrutta al meglio le proprie risorse posizionando il modulo batteria al di sotto del vano bagagli ed introducendo così la tecnologia e-Drive, già impiegata per il brand specifico BMW i, in un veicolo dalla fruibilità quotidiana della gamma principale. Un paio di dati per capire con chi si ha a che fare: il motore benzina serie EfficientDynamics da 1,5 litri è preposto ad azionare le ruote anteriori (una piccola rivoluzione sulle rive del fiume Isar) unitamente ad un motore elettrico posizionato invece nel retrotreno; la potenza complessiva della coppia esprime più di 140 kW (190 CV) con consumi medi al di sotto dei 2,5 l/100 km, ossia poco meno di 60 g/km di CO2 emessi. Ricaricabile con una normale presa di corrente 220 Volt, in esclusivo regime di marcia elettrico la Concept Active Tourer raggiunge i 30 km di autonomia.
Ma BMW non è solo auto, si sa. Poteva BMW Motorrad rimanere indietro? Certo che no e adesso le sue ricerche a proposito degli E-Scooter danno i loro frutti. Il C evolution è un maxi scooter totalmente elettrico che, con una potenza continuativa di 11 kW (omologazione in base ad ECE R85) e potenza di picco di 35 kW, raggiunge i 120 km/h. Un’autonomia invidiabile di 100 km gli è riservata dalla batteria agli ioni di litio (gli stessi moduli della BMW i3) ad alta capacità sia di accumulo che di voltaggio (8 kWh) che sfrutta, naturalmente al meglio, il recupero di energia nelle fasi di rilascio e frenata. Tutte queste caratteristiche, unite a quelle tipiche di un maxi scooter (ABS ed altri criteri di sicurezza di derivazione automobilistici), fanno sì che il C evolution, per ora in fase di test, sia presto definitivamente presentato in serie e perfettamente inserito tra i suoi colleghi non elettrici: le prestazioni, infatti, lo collocherebbero al fianco di un modello tradizionale con motore di almeno 600 cm cubi.
La panoramica è completa se si rivolge infine lo sguardo alla serie 3 ActiveHybrid che, tornando in campo automobilistico, offre una combinazione di motore TwinPower Turbo ed ibrido automatico che nulla fa invidiare al propulsore della BMW 335i. Esprimendo 250 kW/340 CV di potenza globale e godendo della possibilità di guidare solo in elettrico fino a 75 km/h (anche se per soli 4 km) si rivela una vettura dalle prestazioni “tradizionali” ma con un notevole risparmio in termini di emissioni inquinanti. Segno che anche il colosso di Monaco di Baviera ha rivolto il suo sguardo al futuro della mobilità.
Andrea Lombardo