California, una roadmap per l’integrazione di reti e veicoli elettrici

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Ricarica auto elettriche - photo credit: OregonDOT via photopin cc
Ricarica auto elettriche - photo credit: OregonDOT via photopin cc
Ricarica auto elettriche – photo credit: OregonDOT via photopin cc

Sviluppare reti di distribuzione dell’elettricità non solo in grado di sopportare i veicoli elettrici ma di trasformarli in un’opportunità di guadagno per tutti: con una roadmap apposita lo Stato della California, principale investitore sulla mobilità elettrica del nord America, vuole far comprendere ai suoi cittadini quale valore si nasconda dietro a prese di corrente ed auto a zero emissioni.

Le motivazioni sono chiare: l’elettrificazione dei trasporti su gomma è un’occasione senza precedenti per ristrutturare, migliorare e rendere più affidabile il sistema di distribuzione dell’energia elettrica.

La California, poi, è il primo Paese che si troverà probabilmente di fronte ad una massa critica di auto “con la spina” tale da richiedere un’infrastruttura adeguata: nel 2012 l’ufficio del Governatore ha letteralmente posto il target di un milione e mezzo di veicoli elettrici per le strade come una questione di primaria importanza e da allora gli investimenti, normativi, industriali ed economici, per far decollare l’auto elettrica sono stati ingenti.

Il risultato si vede, con un mercato in crescita esponenziale, in gran parte responsabile da solo dei numeri di vendita degli EV negli Stati Uniti, e l’affermazione di start up locali come leader del settore, nuova linfa per la sempre avanguardista Silicon Valley.

A sostegno del ZEV Action Plan – dove la sigla iniziale sta per Zero Emission Vehicle – il California Independent System Operator Corporation (ISO) ha redatto di comune accordo con la California Energy Commission, la Public Utility Commission e l’Air Resource Board una roadmap aggiornata per identificare le strategie adatte a trasformare le reti elettriche facendone un business a 360 gradi.

Le auto elettriche, che da più parti sono viste come fonte di sostegno alla stabilità delle reti contrariamente a quanto si crede, possono in effetti anche provocare inefficienze se non coordinate a dovere nei loro processi quotidiani di rifornimento: se da un lato le “grid” debbono rendersi più potenti, oltre che “smart”, dall’altro i veicoli vanno gestiti correttamente.

Il processo è double face, secondo i Californiani: contemporaneamente le reti vanno ristrutturate con un impiego sempre più forte di energia rinnovabile e la gente deve comprendere il vantaggio di adottare strategie comuni di aggregazione per la ricarica degli automezzi.

Per rendere gli EVs una risorsa, una riserva di energia reperibile in caso di necessità e non una zavorra che insista sui picchi orari di maggior richiesta, la roadmap intende non solo educare i consumatori ma anche rivolgersi ai produttori automobilistici e a tutte quelle realtà industriali coinvolte nello sviluppo delle smart grid e dei sistemi di mobilità ad esse legati.

Nei fatti, la Vehicle Grid Integration passerà attraverso una fase di analisi dell’impatto, delle potenzialità e di quelli che sono gli ostacoli, fisici e legislativi, che potrebbero frenare lo sviluppo dei sistemi di integrazione; in un secondo momento, la California cercherà di spingere la formazione di un mercato per le tecnologie Vehicle2Grid e Vehicle2Building, ampiamente sperimentate e capaci di rendere mutuo beneficio alle infrastrutture ed agli automezzi usando sistemi di ricarica bidirezionali che consentano il trasferimento reciproco di energia tra batterie e rete.

L’elenco delle tecnologie all’esame è in realtà più lungo ma si tratta sempre di sistemi analoghi, adatti ad essere declinati in contesti di scala diversa: la roadmap si prepone dettagliatamente di esplorare lo sviluppo tecnologico, quello normativo ed infine preparare il terreno ad un business che trasli quanto ricercato in realtà commerciali.

Senza dimenticare che il miglioramento dell’efficienza porterà un beneficio economico ed ambientale a tutti, utenti finali compresi (e di questio iniziamo ad accorgercene anche in Italia).

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: NGT News

 

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