CambYoCar, la prima auto fatta in Costa Rica sarà elettrica

Materiali economici e facilità di assemblaggio per la prima auto a emissioni zero del Paese centro-americano
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CambYoCAr
CambYoCAr via Jesse Blenn on Youtube
CambYoCAr
CambYoCAr via Jesse Blenn on Youtube

CambYoCar sarà l’auto delle prime volte: per prima verrà costruita in Costa Rica, per prima sarà basata su legno di balsa e alluminio e, ancora una volta per prima nel Paese latino, sarà anche 100% elettrica.

Il Costa Rica proprio non è legato ad una tradizione automobilistica particolare e non dispone né di impianti industriali adeguati a produrle (non è mai convenuto alle grandi aziende andare ad investire da quelle parti), tantomeno viaggia su volumi di domanda altissimi.

Ogni anno sono circa 75mila le auto importate nel Paese (35mila usate e 40mila nuove) secondo la Chamber of Used Car Importers: malgrado ciò l’inquinamento è un problema in crescita e questo malgrado il 90% circa dell’energia del Costa Rica provenga da fonti rinnovabili.

CambYoCar potrebbe essere la risposta perché è stata progettata per poter essere assemblata dovunque: il suo inventore, Jesse Blenn, un americano dai trascorsi legati all’aviazione, l’ha disegnata pensandola come la carlinga di un aereo. “Il nostro obiettivo è cambiare il mondo. E per farlo occorre cambiare le auto” è il motto di Blenn, che non si può certo negare che stia cercando di innovare il modo di concepire l’auto: la CambYoCar, per venire incontro alle esigenze del Costa Rica, sarà fatta di legno di balsa ed alluminio. Non sarà necessario imbullonare nulla, ogni pezzo è incastrabile ed incollabile.

L’idea può sembrare bizzarra ma in realtà l’assemblaggio “leggero” è cosa già proposta anche da nomi più noti (recentissima la Yamaha Motiv-e): per quel che riguarda la balsa, materiale non proprio economico, rientra fra le risorse grandemente disponibili in Costa Rica, imponendosi così come scelta preferibile per una produzione in loco.

Il piano di Blenn è quello di produrre, a partire dal 2015, le CambYoCar in kit di montaggio perché siano poi assemblate direttamente presso le rivendite: il prezzo della piccola vettura sarà di 18,000 dollari, non proprio la più economica ma nemmeno la più cara sul mercato, specialmente fra elettriche ed ibride.

E gli abitanti di Costa Rica, che fin’ora hanno acquistato a malapena qualche centinaio di auto ibride optando sempre per scelte meno costose, saranno fortemente indotti a prendere in considerazione la piccola elettrica da governo nazionale, impegnatosi a raggiungere lo status di carbon neutrality” entro il 2021.

Indietro sulla tabella di marcia, il Costa Rica ha identificato qual è il proprio tallone d’Achille: si tratta del parco mezzi circolante, per oltre un terzo con almeno 20 anni di anzianità, secondo una ricerca dell’Università nazionale.

Il Costa Rica ha quindi bisogno delle auto elettriche, aggiungendosi ai nomi di altre nazioni appartenenti non sempre nel novero di quelle più industrializzate e benestanti che hanno tratto la stessa conclusione negli ultimi tempi: Aruba, Bhutan, Barbados e Colombia.

Tuttavia, anche la CambYoCar ha una necessità, ossia trovare un finanziatore: per il momento ha vinto 120,000 dollari partecipando a diversi concorsi dedicati a progetti ecosostenibili ma servirebbe una spinta in più.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Tico Times