Speciale CityTech

Ci.Ro Napoli città intelligente: car e van sharing elettrici

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Ridistribuire in modo razionale ed ecosostenibile il traffico veicolare in una città come Napoli, particolarmente congestionata sul piano della mobilità, è obiettivo primario del progetto Ci.Ro che diventerà operativo a fine anno e prevederà, oltre a un servizio di car e van sharing elettrici, anche la creazione di punti di ricarica idonei, nello stesso tempo, a produrre l’energia necessaria al sostenimento della struttura stessa

Nel panorama delle città italiane, Napoli pur non costituendo di certo un’eccezione riunisce molte delle caratteristiche che affliggono i nostri centri urbani come l’elevata densità abitativa (nel caso specifico la prima in assoluto con oltre 8.000 ab./kmq, davanti a Milano con circa 6.900 ab./kmq e Torino con 6.700 ab./kmq), un sistema viario con strade di limitata larghezza e quindi inadatto alla mobilità veicolare, un centro storico con un’alta concentrazione di attività artigianali e commerciali, una diffusa difficoltà al rispetto delle aree di ZTL sempre più vaste, un elevato inquinamento ambientale e acustico.

La logica di Ci.Ro, ovvero City Roaming, progetto di mobilità sostenibile presentato a Citytech, nasce proprio dalla necessità di individuare uno strumento capace di agire sulle variabili del traffico urbano indirizzandolo secondo flussi più razionali per decongestionarlo e diminuirne gli effetti nocivi in termini di emissioni inquinanti.

Il suo obiettivo primario è di diminuire l’utilizzo dei mezzi privati sia per il trasporto persone che merci creando come alternativa un sistema di condivisione veicoli in ambito urbano che si esplica in un servizio di car sharing che affianchi il trasporto pubblico e uno di van sharing dedicato agli operatori che necessitano di spostamenti con piccoli veicoli commerciali con capacità di carico compreso tra 650 ed 800 kg.

L’utilizzo di veicoli 100% elettrici in entrambi i casi consentirà la circolazione anche nelle aree ZTL e nelle corsie preferenziali contribuendo alla ridistribuzione dei flussi di traffico e disincentivando l’uso dei mezzi privati.

 

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