Dai veicoli elettrici un risparmio per le aziende fino al 75% sui costi di gestione

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Auto elettrica
Auto elettrica - photo credit: colonnade via photopin cc
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Auto elettrica – photo credit: colonnade via photopin cc

È un report dell’Energy Saving Trust britannico a dirci questa volta che i veicoli elettrici sono una scelta economica appropriata per le flotte aziendali, con risparmi rispetto ai veicoli diesel e benzina anche del 75%.

Il governo inglese, fra le molte iniziative – non sempre vincenti, per la verità – di supporto alla mobilità elettrica, dispone tramite l’EST (Energy Saving Trust) del programma PIFI, ossia Plug-In Fleets Initiative: questo è nato per guidare quelle organizzazioni private e pubbliche che vogliano trovare vie più sostenibili per il trasporto attraverso il mondo dei veicoli elettrici.

Al servizio, di intelligenza strategica, hanno aderito diversi enti, facendosi indicare dal PIFI quale fosse il miglior tipo di mobilità per le proprie esigenze ed approfittando del finanziamento dell’Office for Low Emissions del governo britannico, hanno testato a costo zero l’efficienza dei nuovi veicoli in rapporto alle prestazioni delle usuali flotte endotermiche.

Le sorprese positive non si sono fatte attendere.

La Città di York, ad esempio, ha adottato una Nissan Leaf all’interno della propria flotta, notando immediatamente un benefit di 1 centesimo/km (in aumento col crescere del costo del carburante) rispetto alle auto diesel tradizionali. Nel Council della città inglese apprezzano non soltanto l’economicità del veicolo elettrico ma anche la sua praticità di guida: c’è chi pensa di acquistarne una per sé, mentre la municipalità ha provveduto a comprare la prima di 6 Leaf elettriche. Dopo arriverà anche un furgone a emissioni zero: la City of York vuole, tramite il buon esempio, sospingere una politica di sostenibilità ambientale che sia fatta propria anche dai suoi cittadini e dalle imprese sul suo territorio.

Ma ad usufruire del piano di prova del PIFI sono già numerose società in Gran Bretagna. Tra queste vengono riportati i casi di tre aziende: Boots, Urban Planters e Schneider Electric.

Boots si occupa di consegnare medicinali alle farmacie e si dice soddisfatta di aver testato i benefici derivanti dall’uso di veicoli elettrici al punto da consigliare caldamente di provarli.

Qualche dato più concreto si evince dall’esperienza di Urban Planters, già dal nome obbligata a legare la propria immagine a credenziali di sostenibilità ambientale: dopo 5 anni di utilizzo di un Renault Kangoo Z.E., del tutto elettrico, il risparmio rispetto ai veicoli diesel equivalenti è stato di 13 pence/miglio (circa 8 euro cent/km). Al termine dell’esperienza la società ha acquistato il veicolo elettrico ed ha deciso di sostituire gradualmente l’intera flotta man mano che i vecchi furgoni andranno rottamati.

Schneider Electric, invece, dispone di una flotta di 49 veicoli in Inghilterra, principalmente BMW Serie 3 diesel: messe a confronto con delle Vauxhall Ampera Positiv (la versione britannica della Opel Ampera extended range) le sterline risparmiate all’anno sono state 951 (1.112,93 euro).

Stando a quanto riportato dal PIFI, il 60% delle organizzazioni che hanno preso parte ad un programma di prova dei veicoli elettrici offerti dal governo hanno deciso di acquistarne per le proprie flotte.

Per le aziende britanniche c’è anche l’ulteriore vantaggio di poter usufruire di incentivi pari al 20-25% del valore del veicolo elettrico o ibrido plug-in scelto (20%, massimo £8.000, 9.362 euro, se si tratta di van commerciali e 25% con massimo di £5.000, 5.851 euro, se si parla di automobili). Il Dipartimento dei Trasporti inglese offre anche corsi di guida efficiente per aiutare le società a tagliare fino al 15% dei costi grazie allo stile di guida dei propri conducenti.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: 2DegreesNetwork

 

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