Dal Dieselgate una proposta per promuovere i veicoli elettrici

di Gianni Lombardo
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NetworkSe il Dieselgate rappresenta uno scandalo senza precedenti per il settore dell’auto, dove rischia di travolgere importanti costruttori e porre sotto accusa l’intera tecnologia dei motori a gasolio, esso potrebbe trasformarsi in un’occasione di sviluppo del mercato dei veicoli elettrici semplicemente destinando buona parte delle possibili sanzioni miliardarie che saranno comminate a carico dei responsabili, alla creazione delle infrastrutture di ricarica necessarie alla diffusione della mobilità a zero emissioni.

La singolare e provocatoria proposta è stata avanzata pochi giorni fa a Francoforte, proprio nel corso del salone internazionale che celebra l’auto, da Spin8, start up italiana e spin off universitaria, che ha come missione «sostenere la diffusione dei veicoli elettrici favorendo la crescita e lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica attraverso l’integrazione, l’aggregazione e la creazione della rete».

L’originale idea nasce dall’osservazione delle conseguenze derivanti dal cosiddetto Dieselgate sia d’immagine per l’intero comparto dell’automotive, sia economiche causate in gran parte dalle sanzioni che diverse autorità in America e in Europa si preparano a richiedere ai costruttori ritenuti colpevoli di aver truccato i test di emissione dei motori.

L’entità delle multe si preannuncia notevole e potrebbe essere destinata non tanto a essere incamerata da Governi e Autorità interessate ma piuttosto a cogliere un’occasione, forse unica, per contribuire a creare condizioni favorevoli alla lotta alle emissioni nocive e in particolare per realizzare quelle infrastrutture la cui carenza ha sino a oggi costituito un sensibile freno alla crescita della mobilità elettrica.

In altri termini si potrebbero creare le condizioni propizie per realizzare quegli investimenti che sino a ora sono mancati o sono stati comunque marginali.

 

La road map di Spin8

Con meno di 15 milioni di euro, sostengono i responsabili di Spin8, sarebbe possibile realizzare in Italia i più importanti corridoi elettrici veloci e avviare un ricambio di veicoli a favore di quelli a zero emissioni.

È quanto prevede il piano “Ricaricare l’Italia”, road map che ha come obiettivo la creazione di una rete di infrastrutture di ricarica diffuse sul territorio nazionale, che è stato anch’esso presentato al Salone dell’automobile di Francoforte.

I punti di forza del piano sono l’installazione di 57 strutture del tipo Fast Charge per creare corridoi elettrici destinati a collegare le città che si sommano a 18 punti di ricarica rapida posti nelle aree urbane (con potenza 20/50kw).

I sistemi Fast Charge proposti da Spin8 sono compatibili con le diverse tecnologie adottate dalle case automobilistiche, quali il sistema CCS (Combined Charging System) e il CHAdeMO caratterizzati da un tempo di ricarica dei veicoli di 20-30 minuti, tale quindi da estendere l’autonomia delle auto consentendo percorrenze più lunghe e maggior tranquillità di guida.

La strategia di intervento della road map di Spin8 prevede quindi di agire sia sulle aree urbane e turistiche, dove è più elevato il potenziale di diffusione delle auto elettriche, sia con infrastrutture poste lungo gli assi autostradali, per collegare tra loro le diverse aree urbane con opportuni corridoi elettrici.

In tal modo sarebbe possibile limitare gli effetti negativi sulla clientela dell’ansia da ricarica nonché di un’autonomia percepita, il più delle volte, inferiore alle attese e creare le premesse per una maggiore accettazione dei veicoli a trazione elettrica.

Sul piano operativo, la prima fase della road map (2015-18) prevede attività di sviluppo in 5 aree urbane dell’Italia del centro-nord e la realizzazione di corridoi fast per garantire accessibilità elettrica tra le città. I punti di ricarica vengono individuati in sinergia con i diversi partner coinvolti.

Fonte: Spin8 courtesy Freccia rossa -Installazioni prima fase sviluppo rete corridoi elettrici Freccia azzurra - Corridoi elettrici: Punti di ricarica presso stazioni di rifornimento o aree sosta in accordo con gestori Autostradali e Concessionari Bollino verde - Installazione di Fast Charge in area urbana
Fonte: Spin8 courtesy
Freccia rossa -Installazioni prima fase sviluppo rete corridoi elettrici
Freccia azzurra – Corridoi elettrici: Punti di ricarica presso stazioni di rifornimento o aree sosta in accordo con gestori Autostradali e Concessionari
Bollino verde – Installazione di Fast Charge in area urbana

 

Sulla base di valutazioni e indagini specifiche condotte da Spin8 e dall’università a cui è collegata, la stessa ha stimato che solo sull’asse Brescia-Padova dell’autostrada A4 le ricariche annue sarebbero oltre 122.000, nell’ipotesi di una previsione di circa 2.000 veicoli elettrici immatricolati in Italia nel 2015, in crescita nel prossimo quinquennio, di un 50% di utenti circolanti in autostrada e un 30% di automobilisti che ricaricherebbero le loro vetture nelle aree di rifornimento.

I servizi di ricarica, solo in Italia, nei prossimi cinque anni rappresentano un business che vale oltre 400 milioni di euro, sulla base di una stima di crescita del mercato dell’elettrico che prevede un circolante di mezzi plug-in al 2020 di circa 400.000 unità.

La rete Spin8 sarà integrata ai sistemi più diffusi nei paesi europei in quanto partner del network Hubject, promosso tra gli altri da Siemens, Bosch, BMW, Daimler, piattaforma internazionale di roaming che consente l’interoperabilità di tutte le principali reti di ricarica attualmente installate in Europa.