Dalla Regione Lombardia un impegno concreto per la mobilità sostenibile

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Tra le cose che, nel nostro paese, non mancano mai vi sono i cosiddetti “Congressi a tema”, i “tavoli di lavoro” e gli “annunci” nel cui effetto mediatico normalmente si misura e si esaurisce tutto l’iter operativo. Ovviamente occorre poi astenersi dal cercare un qualche riscontro tra le attese create e le effettive realizzazioni che quasi mai consentono di abbandonare le posizioni di assoluta retrovia occupate nelle classifiche anche europee in molti settori, come ad esempio quelli dell’innovazione tecnologica, della difesa ambientale e, nello specifico, della mobilità sostenibile.

È per questo che rimaniamo piacevolmente sorpresi quando una Regione come la Lombardia, non a caso definita motore dell’Italia e dell’Europa, rivendica il ruolo di regione guida per un impegno concreto finalizzato a sviluppare le strategie più opportune di incentivazione dei veicoli a trazione elettrica.

20160323_095200_001Parlare di mobilità elettrica – queste le parole con cui Carolina Toia, consigliere regionale, ha aperto i lavori del convegno Innovazione e futuro dell’auto per una sostenibilità ambientale significa parlare anche dell’ambiente che ci circonda e che dobbiamo consegnare ai nostri figli, della città del futuro, della nostra salute, del nostro benessere psicofisico ed anche del futuro del mercato dell’auto.”

Il convegno tenutosi a Milano il 23 marzo 2016 nella sede della Regione Lombardia, si è così posto l’obiettivo di portare proposte concrete e soprattutto attuabili all’attenzione dei governanti, marcando in tal modo la differenza con quanto sinora fatto.

Il ruolo centrale dell’auto elettrica

electric_cars_electric_vehicles_72-765x437Una recente indagine svolta da Bloomberg New Energy Finance, ricordata dai relatori, ha evidenziato come l’evoluzione delle condizioni del mercato mondiale dell’auto elettrica sarà favorita da una prevedibile e sensibile discesa dei costi del litio e conseguentemente delle batterie impiegate sulle auto, dal quadro congiunturale in cui si continuerà a muovere il prezzo del barile di petrolio e dalla discesa dei prezzi al pubblico delle auto elettriche (vedi anche https://www.veicolielettricinews.it/auto-elettriche-un-futuro-carico-non-solo-di-attese/). Sotto queste condizioni gli analisti prevedono un mercato di ben 41 milioni di auto elettriche (comprese le ibride plug in) entro il 2040 pari ad una quota del 35% contro l’1% attuale.       A fronte di ciò si collocano i risultati italiani che indicano in poco più di un migliaio le vetture elettriche immatricolate l’anno scorso (quasi 2500 includendo le ibride plug in, comunque in crescita del 67% rispetto al 2014).

Molteplici le motivazioni di questa situazione che pone il nostro paese in forte ritardo rispetto sia agli stessi obiettivi posti dalla Comunità Europea, sia ai risultati già conseguiti da molti altri paesi quali ad esempio la vicina Francia, la Ger,mania, l’Olanda, la Gran Bretagna, la Norvegia, solo per citare alcune delle realtà dove sono operativi piani di incentivzione nazionali e di promozione dei veicoli a zero emissioni. Al contrario in Italia si rileva la mancanza di azioni concrete e coordinate sul territorio ed inserite in una precisa strategia di sviluppo nazionale della mobilità sostenibile.   In questo quadro si inserisce l’iniziativa dei consiglieri regionali Carolina Toia e Antonio Saggese di presentare una mozione al Consiglio Regionale della Lombardia con cui si chiede di sviluppare un piano strategico per la mobilità elettrica che investa nella sua globalità il trasporto su gomma e solleciti le amministrazioni comunali alla diffusione degli impianti di ricarica sul territorio, favorisca ed incentivi le forme di car sharing esclusivamente elettrico, sostenga il ricambio dei mezzi e la creazione di sistemi logistici intermodali con scambio tra modalità endotermica / elettrica, sviluppi l’utilizzo di sistemi di kit per la trasformazione di veicoli tradizionali in elettrici, acceleri la diffusione di sistemi di ricarica “fast power” sulle principali arterie ad alta percorribilità e scorrimento, solleciti al Governo la concessione di contributi per la rottamazione di veicoli endotermici obsoleti.

La mozione a cui ha collaborato anche Camillo Piazza, presidente di Class Onlus, associazione da sempre impegnata nella promozione dell’auto a trazione elettrica come strumento idoneo a ridurre gli effetti nocivi delle emissioni inquinanti sulla salut umana e sul patrimonio ambientale, è già stata protocollata e rappresenta un primo impegno concreto aperto al contributo ed alla sensibilità di tutti coloro che condividano la volontà di trasformare la Regione Lombardia in un esempio virtuoso in tema di politiche a sostegno della mobilità sostenibile.

Un cambiamento culturale

L’importanza e la validità della diffusione e dell’incentivazione della mobilità sostenibile, elettrica in particolare, è testimoniata dai risultati che la sua adozione potrebbe conseguire in termini di soluzione alla radice, dei problemi che il bacino padano da tempo evidenzia in tema di emissioni inquinanti e di miglioramento della qualità dell’aria.

Lo ha evidenziato nel suo intervento Claudia Terzi, Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, che ha puntualizzato come “le politiche regionali puntino ad attuare misure strutturali che mirino, da un lato, alla sostituzione dei mezzi più inquinanti attraverso misure di limitazione sempre più estese e incentivi alla sostituzione/trasformazione e, dall’altra, alla riduzione dell’utilizzo del mezzo privato in favore del mezzo pubblico”. Tutto ciò si può realizzare attraverso una molteplicità di iniziative, alcune già pienamente operative sul territorio regionale grazie a bandi locali come quello per il rinnovo del parco veicoli degli enti pubblici o al sostegno per la realizzazione di infrastrutture di ricarica pubbliche. A tale proposito la Regione Lombardia ha aderito al progetto nazionale “Ricarica”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente per l’installazione di colonnine di ricarica presso i punti vendita della grande distribuzione.

Affinché tutte queste iniziative diano i risultati attesi, ha sottolineato ancora l’assessore Terzi, è però necessario che si realizzi un vero e proprio cambiamento culturale e di mentalità che coinvolga tutte le persone attraverso una maggiore sensibilità al tema ambientale ed una più corretta informazione in modo da favorire una adeguata conoscenza dei problemi connessi alla tutela della salute e alla realtà dei mercati.

1 COMMENT

  1. Tutto molto bello ma, al solito, se nessuno si occupa del mantenimento di quanto realizzato, vedi manutenzione del parco auto, ci si ritrova, in breve tempo, ad usare dei trabiccoli inefficienti e poco funzionali. Cosa che sta avvenendo. In Italia non esiste il concetto di MANUTENZIONE delle cose, tutte, e la Lombardia non fa eccezione, anzi.

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