Lo sport per definizione dovrebbe essere amico della natura: tra i suoi valori costitutivi è innegabile infatti il rapporto tra il corpo dell’atleta e l’ambiente che lo circonda. Magari in uno sport che ormai di “sportivo” ha poco, come il calcio, la percezione di certi valori è sommersa dagli interessi economici e dalla spettacolarizzazione ma è pur sempre bene ricordarsi che esistano. E, dato che si tratta di un mondo che specula molto sulle operazioni di immagine – capiamoci, non necessariamente sono negative, anzi – tramite esse si possono anche trasmettere dei messaggi positivi. L’Arsenal è una delle squadre calcistiche più conosciute al mondo e milita in uno dei campionati più seguiti, la Premier League inglese. Quindi ha parecchia visibilità, grazie anche alla partecipazione a competizioni internazionali: l’operazione di acquistare due Citroën C-Zero elettriche rientra sicuramente in un’operazione di marketing ma, perché no, può avere un’influenza ben più positiva di tante altre.
Una delle vetture è stata simbolicamente presa in consegna dai calciatori Thomas Vermaelen, Kieran Gibbs ed Olivier Giroud, beniamini dei tifosi, accompagnati dal manager della squadra Arsène Wenger: la C-Zero, rossa naturalmente, è così stata ufficialmente aggiunta alle altre vetture già fornite dalla casa francese, partner ufficiale del team britannico. Colui che tira le fila di queste operazioni, l’Head of Global Partnership dell’Arsenal Football Club, Vinai Venkatesham, sottolinea l’interesse della società inglese nei confronti della coscienza ambientale e la volontà di ridurre l’impatto delle proprie operazioni; come Marc Raven, Direttore della Comunicazione in Citroën UK, spinge sui punti dell’efficienza dei mezzi elettrici e della possibilità di trarne un utile ritorno economico, oltre che d’immagine.
Le due C-Zero saranno impiegate per i trasbordi dall’Emirates Stadium al Training Ground della società. Un buon messaggio a tifosi e a quanti in generale vedranno circolare le vetture elettriche marchiate Arsenal F.C.; ma si pensi a quanto viaggiano le squadre di calcio e a quale visibilità hanno attraversando i propri paesi quando non anche continenti interi. Dispongono di un’attenzione da parte dei mezzi di comunicazione , di un’esaltazione dei loro gesti e di una venerazione da parte di milioni di persone che le pone in una posizione irraggiungibile anche da molti governi. L’idea di farsi ambasciatori della mobilità elettrica è sicuramente basata anche sul calcolo economico, non si muove nulla senza, ma può avere una portata enorme ed un effetto devastante sull’opinione pubblica anche meno sensibile all’argomento. Proviamo per un attimo ad immaginare cosa potrebbe succedere se squadre come Juventus, Milan o Roma dovessero presentarsi con un pullman ad energia pulita agli incontri. O ancora, quali meccanismi si innescherebbero se i tifosi vedessero smontare Totti o Buffon da un’invidiabilissima e silenziosissima auto elettrica?
Andrea Lombardo
[…] qualche mese fa, alla notizia che l’Arsenal FC avesse acquistato due auto elettriche per i trasferimenti dal campo di allenamento a quello di […]
[…] collaborazione con la UEFA è una vetrina estremamente importante. Nel recente passato anche alcuni club della Premier League avevano adottato delle auto elettriche per farsi portatori di un messaggio di cambiamento e […]