Oggi si conclude la kermesse romana MotoDays 2013, apertasi la settimana scorsa e ricca di iniziative anche sul versante dell’eco mobilità: uno degli espositori più grandi, l’internazionale Yamaha, ha portato all’interno della sua vastissima gamma anche uno scooter eletrico, l’EC-30, comparso sul mercato un paio di anni fa.
Si tratta di un ciclomotore dal gusto vagamente retrò, a dimostrazione che anche le grandi case si stanno rivolgendo a quella fascia intermedia di due ruote che fanno da anello di congiunzione tra la bicicletta motorizzata ed il motorino di piccola taglia, una volta coperta da mezzi come il “Ciao” Piaggio.
Già gli spagnoli ideatori dell’Xcuty One, mesi addietro avevano presentato una soluzione assai simile, puntando dritti sull’idea di “bici elettrica senza pedali” per fare l’occhiolino al pubblico degli eco pedalatori, più ampio di quello dei potenziali e-scooteristi, e a tutti quelli che cercano un mezzo agile e pratico che non abbia vincoli normativi da moto.
Yamaha sceglie invece un taglio molto più coerente con l’effettiva natura del veicolo: è uno scooter, leggero, non troppo carenato e dalle dimensioni contenute, ma uno scooter.
Pesa 56 kg e grazie all’ingombro ridotto (1.565 mm x 600 mm x 990 mm) lo si può portare facilmente in casa o in ufficio, che è una delle comodità di non avere un motore ed una trasmissione che perdano olio in giro, e ricaricarlo attaccandolo ad una presa di corrente domestica: occorrono 7 ore per una carica completa ma con 2 si ha già metà dell’autonomia.
È con tutta probabilità un mezzo facile da guidare e versatile, abbordabile anche da chi non ha una grande esperienza di guida su due ruote: occorre solo avere il patentino necessario anche per gli scooter 50 cc (e, dopo i primi 5 anni di esenzione, si paga il bollo mentre l’assicurazione è scontata; il casco è obbligatorio da codice della strada).
Dotato di un acceleratore elettronico e di un display LCD per controllare le prestazioni del mezzo, Yamaha EC-30 ha due modalità di guida che erogano differenti prestazioni del motore elettrico: “Standard”, chiaramente tranquilla, e “Power”, intuibilmente più scattante.
Con la seconda si raggiungono i 45 km/h dichiarati da Yamaha e si sfruttano appieno i quasi 2 cavalli di potenza e la coppia di 9,6 Nm: essendo a trazione elettrica la coppia è disponibile dal primo secondo, rendendo EC-30 molto scattante. La prima delle due modalità invece è votata al risparmio e difficilmente supera i 30 km/h: subentra automaticamente quando la carica della batteria scende al di sotto del 50%.
Il telaio è in alluminio ultraleggero (soli 6 kg), il che contribuisce a sfruttare la potenza del motore elettrico AC sincrono integrato nel mozzo della ruota posteriore.
Utile il sistema Yamaha Mutual Communication System o YMCS per l’autodiagnosi dei mal funzionamenti: altre dotazioni sono il faro anteriore multifocale, un cavo per la ricarica da un metro e mezzo, gancio porta casco con chiave e gancio portaoggetti.
La batteria è agli ioni di litio ed è da 50 V/15 Ah ad alta densità di energia, mentre il motore è un elettrico YIPU da 1,4 kW @ 280 giri/minuto di potenza massima e l’impianto frenante è costituito da freni a tamburo ad azionamento meccanico.
Unico neo, forse, è l’autonomia di 43 km, calcolati ad una velocità media di 30 km/h con un guidatore di 75 kg di peso: assieme al fatto che la batteria non è estraibile (cosa che invece su altri e-scooter è divenuta uno standard, vedi Kimko) rende leggermente limitato il campo d’impiego di questo mezzo.
Va certo tenuto in conto che però la sua natura è dichiaratamente quella di uno scooter leggero per i piccoli spostamenti urbani, magari casa-lavoro, e come tender d’appoggio in trasferta, ad esempio in vacanza.
In tali contesti l’elettrico vi potrà far risparmiare un po’, sia per il “pieno”, sia per la manutenzione: Yamaha EC-30 costa 2.490 euro IVA inclusa.
[A.L.]
[…] è contraddistinto soprattutto dalla presenza di prodotti cinesi e di marchi famosi quali Peugeot, Yamaha e […]
[…] proprietà intellettuale dell’idea. Yamaha ha già, tuttavia, uno scooter elettrico, l’EC-03, dal quale potrebbe prendere in prestito motore e batterie per un’eventuale evoluzione adatta […]