Il marchio Etropolis nasce dalle pressioni del mercato tedesco – primo utilizzatore al mondo di biciclette elettriche a pedalata assistita – e risponde ai forti segnali giunti dall’Italia attenta, più che mai in questi ultimi tempi, alla mobilità elettrica e all’ecologia.
- Autonomia: 70 km di media, a secondo del livello di assistenza e degli itinerari prescelti
- Tempo di ricarica: 5 ore a batteria completamente scarica
Da ciò che si deduce nell’introduzione di questo articolo, Etropolis, è sempre di più al fianco di chi ama la vita sana, all’aria aperta, proponendosi come azienda in grado di soddisfare gli utenti con una gamma di bici elettriche adatte a tutte le esigenze. La gamma di Etropolis è sempre in evoluzione e segue le richieste mutevoli di un mercato, quello della mobilità elettrica, in continua crescita anche nel nostro Paese. Ogni mezzo della casa tedesca – ma con profonde radici italiane – è un contenuto di dotazioni tecnologiche sempre ponderate nei prezzi e accessibile a chiunque intenda cambiare i propri modelli di mobilità.
Proprio come la 29er – l’e-bike testata presentata in questo servizio – è stata progettata e realizzata in Germania. La ricerca dell’efficienza e l’essenzialità la fanno da padrone nello stile inconfondibile di Etropolis cosicché, l’uso promiscuo su asfalto o sterrato a cui è stata sottoposta, mette in evidenza la duttilità di utilizzo che una bici elettrica di questo genere può avere.
Diciamo subito che il campione da noi testato, essendo un campione dimostrativo messo a disposizione di altri utenti prima della nostra prova, ci è arrivato con qualche insufficienza come, per esempio, la ruota anteriore scentrata che ne comprometteva in parte la stabilità in discesa a velocità sostenuta. Oppure, come citato nel paragrafo successivo (non ci ha convinto), si avverte un netto calo di potenza su alcuni livelli di assistenza del motore, in particolar modo sui livelli più bassi. Per finire, purtroppo, il parziale funzionamento dello schermo LCD (probabilmente a causa di un filo scollegato) non ha permesso di visualizzare nel dettaglio tutte le informazioni di guida disponibili.
Malgrado queste problematiche riscontrate nel corso dei test dinamici effettuati in strada (poco meno di trecento chilometri pedalati principalmente su asfalto e una cinquantina su sterrato) la 29er di Etropolis ci ha confermato la validità del progetto e la polivalenza della bici che, nel pieno della propria funzionalità, è sicuramente in grado di soddisfare le esigenze di un eco-ciclista avventuroso. A bordo della 29er, comoda e silenziosa, si possono fare tante cose: utilizzabile nel tempo libero e accessoriati di tutto il necessario ci si può davvero divertire in lunghe escursioni che faranno sicuramente apprezzare quanto sia allenante e piacevole pedalare in sella a una Etropolis.
Scheda Tecnica:
- Telaio: Alluminio 6061
- Cambio: Shimano Alivio
- Freni: Tektro Auriga con dischi Ø 180mm anteriore e posteriore
- Forcella: Unique RST (Rapid Suspension Tecnology)
- Guarnitura: 8Fun monocorona con pedivelle in alluminio da 170mm
- Ruota libera: Shimano Alivio 9V
- Serie sterzo: Gineya
- Attacco manubrio: alluminio
- Piega manubrio: alluminio
- Sella: Selle Royal Freccia
- Reggisella: alluminio
- Cerchi: alluminio 29”
- Pneumatici: copertoncini mtb CST 29×2.10
- Pedali: alluminio (non utilizzati per il test)
- Peso: 23 kg completa di pedali
- Colori: nero lucido
- Motore: 8Fun posizionato sotto il telaio, in prossimità del movimento centrale – 36V – 350Watt – autolimitato per legge a 25 km/h.
- Batteria: Li-Ion 36V 11Ah 400Watt – estraibile – montata sul tubo obliquo del telaio
- Cicli di ricarica: 800 circa (garanzia due anni)
Principali dotazioni di serie:
- Computer: LCD multifunzionale montato nel centro del manubrio
- Assistenza: 5 livelli di assistenza con selezione manuale
- Cavalletto: laterale sinistro
- Segnalatore acustico: campanello montato sul lato destro del manubrio, vicino ai comandi del cambio
Più e meno
Ci è piaciuto
- Nella prova “off road” abbiamo apprezzato la forcella anteriore che crea una buona ammortizzazione sull’avantreno; componente e soluzione indispensabile per una guida sportiva e dinamica sullo sterrato.
- Molto pratica e veloce l’estrazione della batteria dalla propria sede sul tubo obliquo del telaio. Una volta estratta, la batteria può essere comodamente ricaricata tramite l’apposito accumulatore anche in casa, come un qualsiasi elettrodomestico. Nel frattempo, sulla bici elettrica così alleggerita, si può pedalare come se fosse una normale trekking bike o una tradizionale front da mtb.
Non ci ha convinto
- La 29er di Etroplolis è una e-bike tipicamente “tedesca” e la geometria del telaio non è proprio di dimensioni contenute. Questa imponenza non agevola gli spostamenti da fermo della bici (il peso incide parecchio) e neppure negli spazi stretti oltre, come è ovvio che sia, è difficile da manovrare anche nelle fasi di parcheggio.
- In alcuni stadi di assistenza ho riscontrato un’improvvisa perdita di potenza del motore come se, per rendere meglio l’idea, avessi smesso di pedalare per qualche secondo. Gli ultimi due livelli di assistenza garantiscono una spinta davvero efficace purtroppo però, i livelli più bassi, non sono in grado di garantire le prestazioni brillanti e continue – in fatto di intensità – di cui una bicicletta elettrica di questo genere avrebbe bisogno.
Posizionamento della batteria
Centrale, a sgancio, alloggiata sul tubo obliquo del telaio