Exagon Furtive-eGT: la supercar elettrica francese al Salone di Ginevra

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Furtive-eGT

Furtive-eGTIl panorama delle auto elettriche si sta arricchendo giorno dopo giorno di alternative che hanno il fascino delle Bond-car che accompagnavano 007 nelle sue avventure: auto sportive al massimo e maledettamente belle.

Già, perché sono anni che l’auto elettrica ha smesso di essere un prototipo incompiuto e, malgrado qualcuno cerchi sempre di “raccontarcela”, ormai manca solo che sia la stella calcistica di turno ad acquistarne una per farsi vedere agli allenamenti per convincere davvero che anche le auto elettriche possono essere “cool”: la Furtive-eGT della francese Exagon Motors è solo una delle supercar svelate negli ultimi mesi, dalla McLaren P1 ibrida, alla Mercedes SLS AMG Electric Drive, alla Ferrari ibrida “LaFerrari”, tutte comparse all’ultimo Salone di Ginevra.

Exagon Furtive-eGT, con i suoi due motori elettrici Siemens ha una potenza di 395 CV ed una coppia di 516 Nm, accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi raggiungendo la velocità massima di 250 km/h (limitati elettronicamente) e la sua batteria da 53 kWh le da un’autonomia di 360 km in ciclo urbano (ECE15) e 310 km in ciclo misto (NEDC).

Insomma, ha un bel caratterino.

La Exagon Furtive-eGT è una Gran Turismo da 4 posti che si basa su una monoscocca in fibra di carbonio con struttura a nido d’ape dal peso ridotto di soli 124 kg: rigidità torsionale del mezzo ed aderenza laterale sono ottimi proprio grazie alle proprietà del carbonio ed alla soluzione di fissare l’avantreno direttamente sulla monoscocca, a differenza del retrotreno che è fissato ad un telaio fuso in alluminio.

È nel posteriore che sono alloggiati i propulsori Siemens, mentre il gruppo batterie è sistemato sotto al pianale al centro della vettura per abbassare il baricentro ed eliminare masse che possano contribuire a rollii o beccheggi in curva e in frenata.

Cuore della Furtive-eGT sono i due motori elettrici Siemens Inside e-Car: opportunamente gestiti dall’elettronica di bordo combinano i loro 148 kW di potenza (402 CV) in un unico enorme output, comportandosi come un motore solo. in realtà il loro funzionamento è scisso per ottimizzare le prestazioni dell’auto a seconda delle situazioni.

Sorprendente l’efficienza di questi propulsori, specie in un confronto con i motori termici cui siamo abituati: in un 1/10 di secondo è disponibile la potenza massima (da 5.000 a 10.000 giri/min), mentre la coppia di 516 Nm è erogata costantemente da già entro i 5.000 giri/min, con una percentuale di rendimento vicino al 98% della capacità nominale.

La gestione globale dell’elettronica è data dal sistema proprietario di Exagon chiamato “Supervisor” che controlla anche gli inverter progettati da Siemens appositamente per la Furtive-eGT preposti a convertire l’energia delle batterie da diretta ad alternata ed a distribuirla ai due propulsori a seconda della richiesta.

Ovviamente la frenata rigenerativa è presente, con un valore della decelerazione dell’auto di 1,2 G grazie all’effetto combinato del campo magnetico dei motori e delle pinze dei freni.

I motori elettrici richiedono, specie per garantire prestazioni così alte, pneumatici adeguati: quelli della Furtive-eGT sono stati fatti apposta da Michelin e sono dei Pilot Super Sport sviluppati proprio per resistere alle accelerate repentine dei motori elettrici e per offrire meno resistenza al rotolamento e far disperdere meno energia.

L’autonomia è un altro punto di forza: come auto in sola modalità elettrica dispone di un range di km notevole, grossomodo quello che molti produttori stanno cercando di ottenere anche nelle vetture di larga distribuzione.

In questo caso il pacco batterie arriva da SAFT, che è uno dei leader mondiali nella produzione di batterie agli ioni di litio e che ha una bella esperienza nei settori aerospaziali e della F1: pesano “solo” 450 kg ed hanno una capacità di 53 kWh, garantendo sempre almeno 300 km di autonomia alla Furtive-eGT, a prescindere dal ciclo. Altamente riciclabili, prive di effetto memoria, con 3.000 cicli di carica/scarica come prospettiva di vita: anche dopo 10 anni sono garantite per almeno l’80% della loro capacità iniziale.

Volendo sono affiancabili da un range extender, un motore a combustibile di piccola cilindrata a regime costante e basse emissioni, che con 25 litri di carburante ricarica l’autonomia in marcia fino ad 807 km in ciclo normalizzato o 734 km in ciclo misto.

Le prestazioni di questa supercar Gran Turismo derivano anche dal tipo di trasmissione che è stato studiato per lei: i due motori elettrici sono calettati direttamente sul cambio a 3 rapporti; quest’ultimo non interrompe mai la coppia trasmessa alle ruote motrici, passando da una marcia all’atra in modo oltremodo fluido e privo di cali di potenza.

Il segreto sta nel far funzionare uno dei due motori per continuare ad erogare potenza alle ruote mentre si cambia rapporto: così la coppia è sempre disponibile e si evitano rotture della frizione in caso di accelerazioni violente non esistendo una trasmissione sequenziale.

I comandi per impostare le marce sono al volante, come nelle Formula Uno.

Le modalità di guida sono in tutto quattro, ognuna rispondente ad una differente esigenza: City privilegia le basse velocità e la fluidità di guida, attivando automaticamente anche il ricircolo nell’abitacolo per non introdurvi lo smog esterno, Eco limita l’uotput dei motori e l’assorbimento di potenza in generale, Standard ottimizza i rendimenti pur consentendo di sfruttare tutta la potenza dei motori ed infine Sport regola i regimi di cambiata dei rapporti e le accelerazioni in funzione delle prestazioni.

Poiché si tratta di una supercar di lusso, la Exagon Furtive-eGT offre una serie di dotazione personalizzabili all’ennesima potenza: dall’e-Motion Sound Concept di FOCAL, agli allestimenti su misura all’infotainment tramite touchscreen sviluppato con Nokia che tiene l’auto sempre connessa e monitorata da Exagon tramite una sim card incorporata.

Il prezzo di questo bolide certo non è alla portata che di pochi milionari, un po’ come tutte le Gran Turismo di questo tipo: in dollari americani sono $585.000, se proprio volete saperlo in euro sono 388.000.

Ma guardare non costa nulla (almeno per ora, sopra il video della prova si strada pubblicato da Exagon Motors sul suo canale Youtube) e sognare nemmeno, quindi possiamo stare tranquilli ancora per un po’.

 

[A.L.]