Ford investe nell’elettrico: 4.5 miliardi di dollari per auto, batterie e ricarica rapida

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Ford-EV-investment-2Una delle Case automobilistiche più rappresentative del panorama mondiale, Ford, ha rincarato la propria dose di convinzione nel settore dei trasporti elettrici: un piano di investimenti multimiliardario è stato infatti annunciato proprio in vantaggio di auto a zero emissioni, batterie e sistemi di ricarica rapida.

Da qui al 2020, Ford ha fatto sapere che destinerà 4 miliardi e mezzo di dollari ripartiti fra ricerca e sviluppo, nuove tecnologie e miglioramento delle attuali.

Il piano è stato svelato in occasione della COP21 di Parigi, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che sta facendo da palcoscenico per un generale impegno planetario nei confronti della riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera.

Quali saranno dunque gli obiettivi da raggiungere con il piccolo tesoro stanziato da Ford?

Innanzitutto la Casa parla di ben 13 modelli elettrificati in arrivo, il che equivarrebbe ad avere il1449764744483.jpg 40% della gamma globale del Marchio a bassissime emissioni: per “elettrificati” si intende un conteggio che include anche le motorizzazioni ibride plug-in.

In mezzo a tanto ibrido vi è però anche il rinnovamento della Focus Electric, destinata ad avere un’autonomia incrementata al di sopra dei 150 km – nulla di impressionante ma in Casa Ford non si vuole fare il passo più lungo della gamba ed il riferimento preso è sempre quello della media giornaliera dei pendolari americani, stabile sui 60 km – ed una nuova ricarica rapida in DC.

Assieme a ciò, v’è il progetto di espandere l’offerta elettrica anche a mercati, quali Taiwan, Corea e Cina, oggi esclusi dai piani aziendali.

Di più ampio respiro il progetto riguardo l’evoluzione della mobilità elettrica a firma Ford: 2.1 milioni di dollari saranno investiti in un laboratorio di ricerca sugli accumulatori dell’Università del Michigan allo scopo di dare nuova energia alla ricerca stessa.

Gli Statunitensi vorrebbero infatti raggiungere prestazioni più alte per i futuri veicoli elettrici ed arrivare ad allargare lo sviluppo di nuove batterie anche in Europa ed Asia: uno degli obiettivi dichiarati è quello di ridurre i costi di prototipazione grazie alla stampa 3D.

Non da ultimo, Ford inizia a parlare di sé come di una “mobility company”, aprendo così nuovi scenari dettati da paradigmi del tutto nuovi (o quasi, se facciamo riferimento a quando affermato da BMW ormai un paio di anni fa).

Dietro quest’azione di spinta nei confronti della mobilità elettrica, Ford nasconde l’ambizione di generare un nuovo ambito di competizione sui mercati che non riguardi più soltanto i veicoli, quanto la capacità delle aziende stesse di leggere il futuro della mobilità.

In parole più semplici, Ford vorrebbe qualificarsi come una società che investe in ricerca scientifica al fine di anticipare le tendenze del mercato dell’auto.

Nulla di nuovo? Detta così parrebbe, non fosse che invece di utilizzare le classiche indagini sui consumatori, lo strumento principe diventa la catalogazione degli usi e costumi nel campo della mobilità.

Il modello, come anticipato dallo Smart Mobility Plan già sviluppato da Ford nell’ambito di un pacchetto di progetti sulla mobilità, sarà dunque quello del guidatore/proprietario e di come esso si relaziona alla mobilità urbana, che, secondo Ford, garantirebbe una maggior capacità di lettura dei fenomeni di mercato rispetto ai metodi tradizionali.

 

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Ford

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