Francia, al via la E-Kart 2013: molto più che una gara per go-cart elettrici

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E-Kart - Credit: Kartelec via AutoblogGreen
E-Kart – Credit: Kartelec via AutoblogGreen

L’avvenimento organizzato dalla e-Kart Association promuove il lavoro degli studenti di scuole ed università permettendo loro di gareggiare con i go-kart elettrici progettati e costruiti da loro stessi.

È la città francese di Vierzon ad ospitare in questi giorni l’ottava edizione della E-Kart, quella che solo in apparenza sembra una semplice competizione per go-cart rigorosamente elettrici: la manifestazione ha soprattutto un carattere educativo di respiro internazionale.

La partecipazione, senza oneri di iscrizione, è aperta a tutte quelle scuole, università e dipartimenti di ingegneria i cui studenti lavorino come parte integrante dei propri studi allo sviluppo di kart elettrici.

 

Difatti i partecipanti corrono a bordo delle proprie creature, sfidandosi sui 300 m di pista allestiti in un grande spazio messo a disposizione dal Comune di Vierzon: quest’anno i kart in gara sono ben 40, seguiti da 180 studenti facenti parte dei rispettivi team scolastici. Per la prima volta si registra anche una partecipazione straniera, dalla Polonia, con una squadra dell’Università Tecnica di Varsavia.

Le prove da superare sono diverse e vanno da sfide sulla corta distanza, 50 m, al record per il giro di pista più veloce, a prove di resistenza da 2 e 4 ore.

Ma il vero senso della manifestazione è quello educativo: prima di tutto perché offre una vetrina per il lavoro dei 30 team partecipanti, supervisionati ognuno da un insegnante. In questo modo il meeting si trasforma in un laboratorio a cielo aperto dove confrontare i propri risultati con quelli raggiunti dagli altri ragazzi.

Nulla viene tralasciato: la costruzione del telaio, la scelta dei componenti come batterie, motori, circuiti di controllo ed il montaggio sono solo alcuni degli aspetti evidenziati durante la presentazione dei lavori.

Chi poi non è alla prima partecipazione alla E-Kart è tenuto a portare delle innovazioni rispetto ai modelli costruiti in passato, concentrandosi quindi su particolari costruttivi più avanzati come la progettazione dell’elettronica, l’uso di LED per le luci del mezzo, lo sviluppo dell’interfaccia dati per il pilota tramite un display touchscreen, l’uso della telemetria per rilevare le prestazioni del kart ed anche la trasmissione in tempo reale di immagini tramite video camera a bordo.

Un vero e proprio lavoro da scuderia automobilistica professionistica: in effetti l’intento è proprio quello di dare alle nuove leve dell’ingegneria la possibilità di crescere attraverso il gioco, per i piccoli, e lo studio, per i più grandi. Mettere poi in pratica le conoscenze teoriche funge sicuramente da notevole stimolo per i ragazzi.

Dell’edizione 2012 esiste un video su Youtube che dà l’idea dell’ambiente della E-Kart: oggi è l’ultimo giorno di gara (se state leggendo questo articolo dalla Francia e vi trovate nei pressi di Vierzon – circa a 200 km a sud di Parigi, una novantina da Orléans e 40 da Bourges – fate un salto: l’ingresso è libero) ma potrebbe interessare anche a qualche istituto superiore o universitario italiano sapere che esiste questo avvenimento e, perché no, partecipare ad una prossima edizione.

Progettare un go-kart elettrico deve essere faticoso ma anche molto divertente ed istruttivo se fatto con l’ottica giusta!

 

Andrea Lombardo

Fonte: Cartec-inno, e-kart, kartelec, Kartelec on YouTube

 

 

2 COMMENTS

  1. Bellissima iniziativa davvero! Esperienza sia educativa che divertente per i ragazzi, che hanno modo di addentrarsi nel mondo dei go kart elettrici nel migliore dei modi! Leggo solo ora di questo progetto, ma mi auguro davvero che l’iniziativa venga riproposta anche in futuro!

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