General Motors, la prossima range extended avrà 300 km di autonomia elettrica

2409
2014 Chevrolet Volt
2014 Chevrolet Volt © General Motors
2014 Chevrolet Volt
2014 Chevrolet Volt © General Motors

Il primo round della sfida sull’auto elettrica è stato vinto da Tesla ma General Motors ha in mente di riprovarci.

La Chevrolet Volt (Opel Ampera in Europa) con la sua tecnologia che unisce motore elettrico a generatore a benzina di corrente è un prodotto capace di andare incontro alle esigenze di molti, fornendo i lati positivi della guida in elettrico senza i consueti limiti di autonomia.

Tuttavia si tratta di un’ibridazione che tradisce lo spirito delle zero emissioni assolute (sebbene le Volt-Ampera inquinino nettamente meno di qualsiasi endotermica) e che non si è rivelata così determinante nel passaggio all’elettrico dei guidatori americani ed europei.

L’Europa fa caso a sé, dato che la ragione evidente di uno scarso successo sta tutta nel prezzo di 40mila euro, più del doppio di quanto costi negli States, dove l’auto vende circa 2,000 unità al mese.

Tuttavia, e a dirlo è proprio il CEO di General Motors, Dan Akerson, ad aver vinto sul mercato dell’elettrico è stata Tesla Motors con la sua Model S, berlina che ha nettamente abbattuto molti pregiudizi nei confronti di questa tecnologia trasformandola in un valore aggiunto per il fascino tecnologico della vettura.

General Motors non si da per vinta, tutt’altro, e secondo quanto rivelato a Bloomberg Businessweek da Akerson e da un innominato interno agli affari GM, non ha abbandonato il progetto di sviluppare un’auto elettrica che abbia almeno 300 km di autonomia.

La vettura insisterebbe poi sulla strada del range extending, accompagnando alla riserva di km elettrici anche un generatore a combustione, in modo da portare l’autonomia complessiva davvero a livelli massimi: gli ingegneri GM starebbero lavorando sull’alimentazione del range extender perché sia basata anche sull’opzione del gas naturale. Per la batteria l’aumento di capacità dipende invece dalla chimica utilizzata, in costante avanzamento.

General Motors starebbe tenendo il progetto in sordina proprio perché si tratta di una cosa seria: l’idea di Akerson è che il gruppo dovrà rivelare solo all’ultimo la propria carta per cogliere di sorpresa i concorrenti sul mercato.

Indiscrezioni affidabili, secondo Bloomberg Businessweek, parlano di una tabella di marcia che ha il 2016 come obiettivo finale: l’elettrica range extended dovrebbe, sempre secondo la stessa fonte, posizionarsi nella fascia di mercato dei 30,000 dollari, pari a circa 22,000 euro.

Questo, però, è un dato che lascia il tempo che trova, specie per noi europei, ai quali queste auto sono proposte con rincari soffocanti.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Bloomberg Businessweek