Göteborg testa bus ibridi plug-in Volvo: ricarica rapida aerea al capolinea e -75% di emissioni e consumi

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Volvo_Plug-In_Hybrid_Sweden

Volvo_Plug-In_Hybrid_SwedenLa città svedese di Göteborg inizierà nell’arco del mese corrente una campagna di test sugli autobus ibridi fornitigli da Volvo Buses: si tratta di modelli plug-in hybrid e non semplicemente ibridi che al confronto con tradizionali autobus diesel, secondo il produttore, ridurrebbero i consumi di carburante e le emissioni di CO2 di una percentuale compresa tra il 75 e l’80%.

Volvo Buses Corporation ha sviluppato questo modello a partire dal precedente Volvo 7900 Hybrid, appartenente alla seconda generazione di autobus ibridi da lei prodotti: una delle novità più rilevanti dal punto di vista della praticità d’uso, è la ricarica rapida tramite pantografi forniti dalla spagnola Opbrid SL.

Il progetto di Göteborg partì nel 2012 con il nome HyperBus (dove HYPER sta per HYbrid Plug-in Extended Range), un piano dimostrativo che prevedeva di mettere in circolazione 3 autobus ibridi plug-in Volvo che si ricaricassero al capolinea per 5-8 minuti; il rifornimento avviene parcheggiando sotto la stazione di ricarica Opbrid Bůsbaar, dove l’autobus riceve l’energia elettrica alzando automaticamente un pantografo che va a toccare un’apposita barra, la Bůsbaar appunto, studiata per lavorare a 1.000A e 1.000V in DC.

La stazione ed il meccanismo del pantografo sono costruiti dalla spagnola Opbrid, mentre la Bůsbaar è opera congiunta dell’industria ferroviaria svizzera Furrer+Frey, della tedesca Schaefer e dell’austriaca Schunk SBI.

I vantaggi di questa soluzione sono evidenti e consistono nella bassa invasività dei lavori di installazione che richiede: un sistema simile è stato messo a punto dalla francese PVI, mentre questa stessa tecnologia è già impiegata dal 2011 per l’Artic Whisper, un autobus in servizio nel centro di Umeå, in Svezia. Anch’esso ibrido, riesce a lavorare fino a 18 ore in elettrico grazie alle micro ricariche rapide ai capolinea.

Il Volvo ibrido plug-in che circolerà per Göteborg avrà caratteristiche simili al 9700 Hybrid: questi usa un motore Volvo D5F diesel 4 cilindri da 5Volvo Plug-in hybrid litri che eroga 215 cavalli, installato verticalmente nell’angolo posteriore sinistro del mezzo. La versione plug-in è dotata di un pacco batterie più potente che consente di avere 7 km di autonomia in elettrico puro, il 70% del percorso che compie la linea cui verrà assegnata.

I vantaggi sono notevoli: l’ibrido convenzionale fa risparmiare circa il 37% del carburante rispetto ad un diesel ed emette il 40-50% in meno di gas di scarico, mentre il plug-in tocca addirittura l’80% in meno per entrambe le voci.

Proprio queste punte di efficienza sono quelle che interessano all’amministrazione svedese, intenzionata a verificarne la veridicità con questo progetto pilota; anche l’impatto sulla cittadinanza sarà tenuto in conto.

Dall’altra parte, Volvo Buses pensa di tagliare ancora le emissioni – fino al 90% – usando biodiesel per i tre bus ibridi plug-in: se i test andranno bene, una seconda sperimentazione coinvolgerà Stoccolma nel 2014, questa volta con una flotta di 8 veicoli.

Lo sviluppo e l’affinamento degli autobus ibridi plug-in in accoppiata con i sistemi di ricarica rapida al capolinea vanno nella direzione di una prossima commercializzazione di questi mezzi, che Volvo pensa di qui ad un paio di anni.

 

Andrea Lombardo

Fonte: GreenCarCongress, Volvo Buses

 

3 COMMENTS

  1. […] L’ordine, per consegna l’anno prossimo, è di 2 Solaris Urbino elettrici di 12 metri, dotati di motore asincrono a quattro poli (160 kW, 1400 Nm), e batterie agli ioni di litio (210kWh, tensione di esercizio 600 V), con sistema di ricarica plug-in. In un secondo momento gli autobus saranno allestiti ed equipaggiati anche con un sistema di ricarica automatica, in via di sviluppo, che sarà installato sul tetto e utilizzerà pantografi simili a quelli dei filobus (potrebbe ricordarci la soluzione in test a Göteborg). […]

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