Haibike Sduro Hard Nine RC 29” (TEST+VIDEO)

di Roberto Zanetti - Foto di Stefano Troilo
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IMG_2614Con la Sduro RC 29”  i tecnici di Haibike hanno progettato una mountain bike elettrica davvero performante. Questa bici è stata pensata per un utente esperto che vuole migliorare le proprie prestazioni, dimezzare la fatica tramite il motore e provare ad andare oltre i propri limiti, oltre gli ostacoli

Autonomia: circa 100/120 km, dipende dalla tipologia di utilizzo e dall’assistenza selezionata

Tempo di ricarica: tre ore a batteria completamente scarica

Prezzo: 2.599 euro, IVA inclusa

 

Ormai da quattro anni, cioè da quando abbiamo cominciato ad occuparci di mobilità sostenibile e nello specifico di biciclette elettriche, avevamo lavorato con ogni genere e marca di motore ma non ci era ancora mai capitato d’avere sotto il sellino un propulsore Yamaha.

Il kit elettrico Yamaha
Sicuramente ciò che è emerso dalla prova della Sduro RC 29”, oltre che alla buona qualità costruttiva generale della bicicletta, è l’efficienza del kit elettrico Yamaha. Questo propulsore, composto da un motore con sensore di sforzo da 250W e 36V, si è dimostrato silenzioso e pronto ad offrire immediata e progressiva assistenza appena si comincia a pedalare. La batteria agli ioni di litio da 440W  garantisce una durata superiore alla media (senza grandi dislivelli si raggiungono anche i 100/120 km effettivi) anche se, questo fattore, è sempre vincolato all’utilizzo dell’assistenza e ai precorsi sui quali di pedala. Il display multifunzionale, posizionato al centro del manubrio, fornisce una schermata completa e ben dettagliata di tutte le informazioni di guida che occorrono al biker per le proprie evoluzioni, compreso le RPM, i gradi centigradi e la carica della batteria espressa in percentuale.

Sulla mtb utilizzata per il test, la Haibike Sduro RC 29”. la curiosità e la perplessità  erano quasi d’obbligo però, una volta premuto il tasto dell’accensione sul piccolo comando al manubrio, quelli che potevano essere dei dubbi si sono rivelate solo delle certezze.

L’avvio dell’assistenza della Sduro RC 29” avviene senza strappi o partenze improvvise mentre, spingendo da seduti, si percepisce un alleggerimento della pedalata che cresce gradualmente all’aumentare della cadenza, tra le 65 e 85 RPM, dove sfrutta il meglio della sua capacità. Con queste caratteristiche anche partire da fermo diventa molto semplice e, se ci si dovesse trovare ad ingranare la marcia sulla rampa di un garage o nella ripartenza sullo sterrato nessun problema. La Sduro RC 29” è dotata di un dispositivo, sempre collocato sulla piccola pulsantiera dei comandi alla sinistra del manubrio, che permette alla bici di superare brillantemente la fase iniziale di pedalata agendo direttamente sulla trazione.

A proposito di trazione… La Sduro RC 29” ci ha fatto inerpicare, generosa e potente, su pendii sterrati e sconnessi inserendo la modalità “High” che rappresenta il massimo dell’erogazione. In questa fase abbiamo notato come, una netta impennata di potenza sulla ruota posteriore, anche a causa del fondo reso viscido dalle recenti piogge e dal ghiaccio residuo presente ancora nei boschi, ci abbia fatto rischiare di derapare fin quasi a perdere l’aderenza dello pneumatico. Data la nostra esperienza di guida suggeriamo quindi, trovandosi in questa circostanza, di scalare alla modalità “Standard” o addirittura “Eco” per consentire di bilanciare meglio il rapporto tra il motore, il cambio e la forza del ciclista impressa nella pedalata. Una volta raggiunto il giusto equilibrio tra le parti non resta che godersi in pieno le indiscusse doti di questa infaticabile mountain bike elettrica prodotta in Germania oltre che le qualità salienti del suo motore Yamaha.

Un utile suggerimento

Ai meno esperti raccomandiamo di usare con parsimonia i tre livelli di assistenza, soprattutto in condizioni di terreno umido o scivoloso (come quello che abbiamo incontrato nelle nostre uscite) e, in modo particolare, la funzione “High”. La velocità e la potenza espressa dal motore danno sicuramente delle sensazioni inebrianti ma, “aprire gradualmente il gas”, come si usa dire nel gergo dei motori, è sempre buona cosa. Se poi si considera anche il peso (22 kg) e l’imponenza del mezzo (le ruote da 29” fanno la differenza) allora il consiglio vale doppio e bisogna prestare ancora più attenzione.

Posizionamento della batteria
Centrale, fissata sul tubo obliquo del telaio

Scheda Tecnica:

  • Telaio: alluminio 6061 Hydro Formed Tube 29”
  • Cambio: Shimano SLX 10V
  • Freni: Tektro Gemini con disco anteriore/posteriore Ø 180 mm
  • Forcella: Rock Shox XC32 – escursione Ø 100 mm – lockout al manubrio
  • Serie sterzo: FSA
  • Guarnitura: FSA doppia – pedivelle 175 mm Sduro Crank
  • Ruota libera: Shimano SLX 10V – 10×36
  • Attacco manubrio: Haibike Sduro in alluminio
  • Piega manubrio: Haibike Sduro in alluminio
  • Sella: Royal Sirio
  • Reggisella: Haibike Sduro in alluminio
  • Cerchi: Haibike Black Rock – 29”
  • Pneumatici: Schwalbe Racing Ralph 29”
  • Peso: 22 kg completa di batteria e pedali
  • Colori: nero opaco con inserti blu (come bici testata in foto)
  • Misure: 40-45-50-55 cm. Taglie espresse C/F – movimento centrale/fine collarino – sul tubo verticale

Caratteristiche:

  • Motore: Yamaha 36 Volt, 250 Watt, centrale sotto il telaio
  • Computer: LCD multifunzione centrale Yamaha
  • Batteria: Yamaha estraibile 36V 400W
  • Tempo di ricarica: tre ore a batteria completamente scarica
  • Autonomia: circa 100/120 km, dipende dalla tipologia di utilizzo e dall’assistenza selezionata
  • Cicli di ricarica: 900 cicli

2 COMMENTS

  1. Salve
    ho una haibike come quella provata nel test, comprata a dicembre 2014,e dal quel giorno lamento che la mia bici non ha tutta quella percorrenza che dite di 100/120km in metodo eco naturalmente, ho scritto più volte al rivenditore e alla Winora stessa ma nessuno mi sa dare una spiegazione nonostante le mie ripetute contestazioni, vi dico solo che in primo momento didubanti di quanto denunciavo mi hanno cambiato la batteria ma la situazione non è cambiata. Secondo voi come mi devo comportare e quale potrebbe essere la strada della risoluzione,grazie
    cordiali saluti

  2. 130 km li fanno in pari, su asfalto e con condizioni meteo favorevoli. Come se in quelle condizioni a 25 kmh con una bici non elettrica ci fosse impegno fisico. La provino dove deve essere usata una mtb poi mi dicono quanto ci fanno. Ovviamente senza farla provare al campione del mondo di mtb.

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