Il vehicle to grid (V2G) prende sempre più piede: dopo Nissan, Chevrolet e Cadillac, solo per citarne alcuni, anche Honda si unisce ad un progetto di sperimentazione che vede le auto elettriche servire da riserva di energia per la rete elettrica.
Nella fattispecie il progetto in questione è già noto: qualcuno forse ricorderà infatti il nome dell’Università del Delaware che, mesi addietro, si era conquistata una certa attenzione con le sue teorie sul guadagno ricavabile dal V2G.
All’Università del Delaware si è affiancata nella sperimentazione NRG Energy, costituendo una joint venture denominata eV2g che sta portando avanti proprio la definizione dei sistemi di rivendita dell’energia immagazzinata nei veicoli alla rete elettrica.
Honda fornirà una versione con caricatore on-board in grado di invertire il flusso di energia della nuova Accord ibrida plug-in, modello disponibile sul mercato americano: quando il sistema intelligente della smart grid urbana identifica un picco di richiesta da parte delle utenze, l’auto elettrica (connessa alla rete ovviamente) sarà in grado di sopperire agli extra restituendo parte dell’energia nelle sue batterie.
Naturalmente, come viene scaricata, l’auto viene anche ricaricata, sempre in automatico grazie al dialogo fra veicolo e rete di distribuzione.
In tutto ciò per i proprietari dei veicoli il fatto di contribuire a garantire stabilità alla fornitura di energia elettrica può rappresentare un’opportunità di guadagno o, se non altro, di rientro dei costi di rifornimento della vettura a emissioni zero.
Il vehicle to grid, come il più specifico vehicle to building, si stanno affermando come realistica prospettiva di investimento per il settore della distribuzione energetica e dei trasporti elettrici: molte le dimostrazioni in merito, sia coinvolgendo privati cittadini, sia testandone le funzionalità in casi di emergenza o come costante supporto per la manutenzione delle reti elettriche.
Recentissime le sperimentazioni di Nissan e Honda stessa nel campo dell’integrazione veicoli-edifici: l’americana VIA Motors ha invece messo a punto pickup in grado di alimentare interi quartieri per ore in caso di black out.
Andrea Lombardo
Fonte: Honda