Diciamolo subito, l’avveniristica Nissan ZEOD RC ibrida elettrica non ha vinto la 24 ore di Le mans. Anzi, sfortuna ha voluto che dopo appena 23 minuti di gara – 5 giri compiuti – un problema alla trasmissione ne abbia condizionato negativamente la corsa.
Tuttavia, Nissan è riuscita a piantare la proverbiale bandierina sull’ennesimo primato: nelle qualifiche il prototipo (la ZEOD RC è infatti un veicolo sperimentale, non per nulla iscritto nella categoria LM P2) aveva mostrato dei buoni risultati, compiendo il primo giro di pista completamente in elettrico della storia della corsa francese.
Sul rettilineo di Mulsanne, in particolare, Nissan ZEOD RC ha toccato i 300 km orari (alla guida, il giapponese Satoshi Motoyama).
Il rammarico per l’esito sfortunato della gara è quindi doppio, sebbene Nissan ed il suo pilota Wolfgang Reip (al volante al momento della rottura) pare abbiano tratto da questa esperienza la convinzione di volersi ripresentare alla griglia di partenza di Le Mans nel 2015.
Per curiosità, ad aver tradito la ZEOD RC è stato uno dei componenti più tradizionali presenti a bordo e non qualcosa di legato all’ibridazione elettrica.
Nissan pare sia intenzionata a gareggiare nella categoria Le Mans P1 nella prossima edizione: è quindi da capire quale sarà la sorte della Zero Emission On Demand Racing Car, come è stato battezzato il prototipo.
Nata dall’evoluzione della Nissan Deltawing, la ZEOD RC accoppia un motore a combustione 3 cilindri da 1.5 litri, 400 cavalli e 40 kg di peso con un elettrico da 110 kW e 40mila giri/min.
“La vita è come le montagne russe”: con questo commento Darren Cox di Nissan NISMO, comparto corse del produttore nipponico, ha liquidato l’accaduto, ricordando però che il lavoro alle spalle del prototipo ibrido-elettrico per Le Mans non può essere facilmente dimenticato.
Forza Nissan, provaci ancora.
Andrea Lombardo
Fonte: Nissan