Innata 511 (TEST+VIDEO)

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Foto di Stefano Troilo
Foto di Stefano Troilo
Foto di Stefano Troilo

Classica nelle linee e nella sostanza, quest’elegante city bike rappresenta il perfetto connubio tra l’inconfondibile stile italiano, la tecnologia giapponese e l’efficienza tedesca

La globalizzazione è ormai da molti anni un tema di grande attualità, così come l’abbattimento delle frontiere o gli accordi politici ai massimi vertici internazionali. Anche nel settore ciclo ci si è mossi in questa direzione e lo dimostra il fatto che Innata, brand italianissimo di biciclette elettriche (ha sede nel cuore della Lombardia, a Brescia) si è avvalso della partnership di tecnici giapponesi per quanto riguarda la fornitura del motore elettrico Sunstar e di un produttore tedesco, BMZ, per quanto riguarda quella della batteria.

Un bel tris di aziende provenienti da diverse parti del mondo, oserei dire il mix perfetto per costruire insieme un mezzo ben riuscito, utile ed ecologico.

CEB, la ditta bresciana dentro la quale Innata 511 viene costruita,  ha dato vita ad un investimento che darà la possibilità alle persone di muoversi agilmente per raggiungere il posto di lavoro, per andare a scuola o, più semplicemente, per andare a fare la spesa o per fare le commissioni di tutti i giorni.

 

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