Saranno nove le prime stazioni di servizio israeliane del gestore Paz Oil che metteranno a disposizione dei caricatori rapidi CHAdeMO per i guidatori di auto elettriche.
Israele non è probabilmente il primo Paese che viene alla mente nominando le auto elettriche ma è invece una realtà sensibile ai trasporti innovativi: proprio qui era nato il progetto BetterPlace che sperava di imporre su scala globale la sua ricetta per il rifornimento degli EV tramite sostituzione istantanea del pacco batterie.
Adesso sul suolo della nazione medio-orientale è nata una nuova collaborazione, questa volta fra Nissan (rappresentato dal suo importatore Carasso Motors) e la compagnia energetica Paz Oil, per distribuire lungo le strade israeliane delle stazioni di servizio attrezzate anche per la ricarica rapida delle auto elettriche.
Non a caso lo standard di ricarica adottato è quello del consorzio giapponese CHAdeMO in corrente continua, vale a dire quello predefinito delle Nissan LEAF: dopo le prime nove, due delle quali già inaugurate, ne saranno aperte altre e, in una seconda fase, la compatibilità sarà estesa anche ad altri modelli di auto elettrica (in Israele c’è una discreta presenza di Renault Fluence Z.E. sopravvissute al collasso di BetterPlace).
La ricarica rapida, quella che eroga l’80% dell’autonomia in 30 minuti, sarà dislocata su arterie di collegamento importanti, prevalentemente sulle autostrade di Israele come, ad esempio, fra Gerusalemme e Tel Aviv o lungo la linea costiera.
Il progetto è in linea con quanto ci si aspetterebbe di vedere anche nel nostro Paese, dove un accordo preliminare fra Enel ed Eni era stato fatto per poi essere lasciato cadere apparentemente nel nulla.
Israele, dal canto suo, vede anche interessi delle sue forze armate nell’utilizzo degli EV per tagliare i costi di mantenimento ed ha partorito progetti anche nel settore dell’accumulo di elettricità come quelli di Phinergy e CellEra.
Andrea Lombardo
Fonte: The Globes