Keklos è un kit elettrico appositamente studiato per essere applicato sulla maggior parte delle city o delle trekking bike in circolazione e che consente, in poco tempo e con un minimo investimento, di convertire una tradizionale bicicletta in una attualissima e-bike a pedalata assistita
La parola Keklos potrebbe evocare in ciascuno di noi chissà quali fantasie o lontane provenienze; la sua origine, antichissima, significa appunto “ciclo” nel senso più ampio.
Molto più semplicemente, ai giorni nostri, Keklos è il nome di una gamma selezionata di componenti per la trasformazione e l’adattamento della propria bicicletta muscolare in bicicletta elettrica.
Renato Murgolo e Alex Cigolini, due ex informatici di grande esperienza, sono gli autori di questo innovativo, quanto pratico sistema; appositamente studiato per essere di facile applicazione sulla maggior parte delle bici circolanti nelle nostre città e nei nostri paesi di provincia, il kit elettrico Keklos riduce al minimo le problematiche di installazione e gli interventi adattativi.
I pilastri su cui si basa la proposta di Keklos rispetto ad altri competitor presenti sul mercato sono la modularità di scelta del kit, la componentistica full-waterproof di alto livello e la presenza di un’apposita società che risponde in prima persona sul territorio nazionale alle esigenze della clientela, dando garanzia e assistenza qualificata per ogni esigenza.
Tutti i motori, prima di essere commercializzati e consegnati, vengono collaudati su un banco prova appositamente realizzato con carico elettromeccanico regolabile; un test che mette il motore sotto sforzo per simulare qualunque pendenza si voglia verificare per tutta la durata di un ciclo di carica della batteria. Facendo questo, i componenti del kit elettrico Keklos (display, controller, cavetteria, PAS e batteria) vengono collaudati dall’azienda stessa al fine di garantire all’installatore (negoziante o utente privato non fa differenza) la piena efficienza di quello che si è comprato e che si sta montando.
In Keklos nulla è lasciato al caso e le soluzioni tecnologiche sono state studiate a tavolino analizzando tutte le possibili varianti. Una delle più importanti, per esempio, è stata la scelta del posizionamento anteriore (integrato nel mozzo della ruota) del motore. Secondo loro, l’installazione centrale del motore, a dispetto di quanto viene pubblicizzato da altri marchi, è ben lontana dall’essere di universale applicazione e gli adattamenti necessari possono risultare non alla portata dell’installatore, specialmente se poco esperto. Bisogna pensare che è piuttosto difficile prevedere se sarà possibile montare il motore prima di averlo fisicamente tra le mani. Inoltre, nella posizione bassa centrale, esso è molto esposto agli urti e, con certe geometrie di telaio può abbassarsi l’angolo di dosso.
A proposito di motore: le serie selezionate da Keklos non hanno il cavo che fuoriesce dal mozzo in asse e che lo indebolisce, non essendo pieno, inoltre, in caso di urti o appoggiando lateralmente la bici, sarebbe molto vulnerabile alla tranciatura.
Ecco perché, come dicevo poc’anzi, in Keklos hanno pensato proprio a tutto nei minimi particolari.
La differenza nel lavoro la fanno sempre la qualità e la cura dei dettagli e i titolari del marchio Keklos lo sanno benissimo.