Kenguru EV, l’auto elettrica senza barriere architettoniche

5542

Se c’è un’aspetto sul quale i veicoli elettrici possono essere già oggi maturi è quello della mobilità per chi ha ridotte capacità motorie: convivere con una carrozzina mette quotidianamente a confronto con un mondo pensato per chi ha le gambe, a partire proprio dai mezzi di trasporto.

Cosa può fare una piccola auto elettrica? Molto e basta guardare la Kenguru EV per capirlo.

Si tratta di un quadriciclo dall’aspetto gradevole ma soprattutto dalla totale accessibilità: l’intero posteriore si apre fino a terra, il gradino che separa pianale e strada si colma con una passerella estraibile ed il gioco è fatto. Anche stando seduti in carrozzina, si può guidare.

E con piacere, a giudicare dal video che nel 2012 presentava questo veicolo su Translogic.

Kenguru ha una storia particolare: l’idea è infatti nata in Europa, in Ungheria, ma sarebbe rimasta solo tale se una ragazza americana, disabile, non si fosse interessata alla sorte di quest’auto elettrica, intravedendo in essa una speranza oltre che un utile strumento.

Così lo sviluppo del Kenguru EV si sposta in Texas, dove viene terminato e mostrato al mondo: per essere davvero prodotto manca però nuovamente il motore fondamentale di ogni operazione commerciale, ossia il denaro.

Adesso, tramite la propria pagina Facebook, Kenguru EV annuncia di aver trovato i finanziamenti adeguati a produrre ed accetta ordini con un tempo di attesa di 1 anno/18 mesi per la consegna negli Stati Uniti.

Le caratteristiche di questa minicar elettrica sono sulla carta ideali non solo per chi ha problemi motori: ha grande accelerazione ed agilità, proprio perché elettrica, ed è pensata per ingombrare molto poco.

Si tratta di un quadriciclo, omologato negli Stati Uniti per circolare su strade con limite massimo delle 45 miglia orarie (90 km/h) e non in autostrada. Il telaio è in materiali compositi ed acciaio e la propulsione è data da due motori elettrici da 2kW ciascuno direttamente applicati alle ruote posteriori, uno per lato: velocità massima 40 km/h, 100 km di autonomia e ricarica da normale presa domestica a 220V.

L’abitacolo è completamente sgombero apposta per accogliere il conducente con tutta la carrozzina: entrare ed uscire appare estremamente semplice, come guidare d’altronde.

L’attenzione per le esigenze di chi ha dei deficit motori si vede dalla doppia opzione sui comandi di guida: Kenguru può essere dotato sia di un manubrio simile a quello di un’Ape Piaggio, per intenderci, sia di un joystick, senz’altro più funzionale in alcuni casi.

L’idea, in definitiva, è semplice e sembra molto ben realizzata: facile da usare, economico da mantenere, Kenguru EV potrebbe dare l’impagabile libertà di spostarsi in autonomia ed in rapidità a quanti ne sono privi.

L’entusiasmo va però, pur dispiacendo, cautamente frenato.

Il Kenguru EV, stando a quello che si può leggere sul suo profilo Facebook, è ordinabile al duplice prezzo di $25,000 (€18,312) nella versione con manubrio e di $38,500 (€28,200) nella versione con Joystick ma la società lascia trasparire dalle risposte di interessati europei di non averne previsto l’omologazione al di fuori degli USA.

Difatti il mezzo può essere spedito (con sovrapprezzo) in tutto il mondo ma ciò lascia in sospeso la pratica della sua omologazione per la circolazione europea.

Sinceramente è da sperare che un’idea tanto utile non si perda nei meandri delle normative e che, piuttosto, trovi un partner europeo che ne aiuti la diffusione.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Kenguru, Translogic