Dopo il biennio 2010-2012 di agevolazioni economiche promosse dal governo cinese e scaduto il 31 dicembre scorso, un nuovo piano di incentivi è in preparazione: vedrà la luce in aprile o maggio.
Fin’ora il supporto di Beijing per l’acquisto di un veicolo elettrico è stato di 60.000 yuan, equivalenti a circa 7.500 euro, integrato da ulteriori sussidi a livello locale; la mobilità elettrica in Cina è già diffusa da anni specie per quanto riguarda gli scooter ma è ancora agli inizi per le quattro ruote, sebbene diversi distretti cinesi siano stati scelti per una totale conversione all’elettrico e alcune grosse metropoli abbiano acquisito centinaia di veicoli elettrici per forze dell’ordine e trasporto pubblico.
Si sa, però, che in una Nazione che conta oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti i numeri a tre zeri sono cosa relativa: la Cina punta nel prossimo decennio ad avere su strada una quantità di veicoli elettrici nell’ordine del milione.
Non si sa nulla di più sui futuri incentivi ma è abbastanza sicuro che arriveranno poiché il paese ha un forte interesse a far sì che l’auto elettrica (e non solo l’auto in sé, tutti i mezzi di trasporto pesanti e leggeri) si affermi – altrimenti non si spiegherebbe la partecipazione in progetti di mobilità alternativa su tutto il pianeta delle sue industrie automobilistiche (vedi BYD, Geely, Kandi).
La notizia del rinnovo degli aiuti statali giunge proprio dal chairman di BYD tramite Reuters, assieme al preannuncio del lancio il prossimo anno della Denza, auto elettrica che il costruttore cinese sta progettando in collaborazione con Daimler AG e che avrebbe dovuto essere presentata già durante questo 2013.
Andrea Lombardo
Fonte: Reuters
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