Bloccare il funzionamento di un’auto se non si paga il leasing, esattamente come tagliare il gas a chi non paga le bollette, è lecito? Ed è paragonabile al DRM (Digital Rights Management) per i prodotti digitali?
Venire a conoscenza della possibilità da parte di Renault di inibire la ricarica della batteria delle ZOE elettriche, auto sulle quali il pacco batterie è fornito esclusivamente in leasing per mantenere accessibile il prezzo d’acquisto del veicolo, ha provocato sia sui giornali che nei commenti dei lettori reazioni contrastanti.
Lo “spegnimento” a distanza delle Renault ZOE, cosa per altro esplicitamente indicata nel contratto di leasing, in caso di mancato pagamento delle rate, ricalca quel che viene definito Digital Rights Management e, come alcuni giornali in America hanno paventato, permetterebbe a Renault di decidere autonomamente se e quando staccare la spina ai suoi veicoli elettrici.
La faccenda non è però da vedersi in questi termini: anche senza entrare nello specifico, appare infatti chiaro che quella di Renault (nessuno mi ha pagato per quanto scrivo, sia chiaro) è semplicemente una contromisura legittima che viene applicata in caso di insolvenza dell’impegno stipulato nel contratto. Solo in questo contesto, per altro, ha senso parlare di Digital Rights Management.
L’accostamento del DRM, di per sé nato per proteggere e limitare la riproduzione di contenuti sottoposti al Diritto d’Autore, alla concessione dell’utilizzo di una tecnologia è in realtà inesatto. Esso, per questo motivo sempre applicato a beni di tipo diverso (videogiochi, servizi digitali, film, software), darebbe la possibilità a chi ne detiene la proprietà di dismettere l’accessibilità al prodotto arbitrariamente ma nel caso dell’auto elettrica francese si tratta di un’applicazione coerente con quelle che sono già le norme vigenti.
Se si è i locatari di un veicolo in leasing, infatti, interrompendo il pagamento delle rate si vedrebbe ugualmente sequestrare l’auto. Essa infatti non è di chi la usa, bensì di chi la concede in affitto.
Inoltre, non credo che il mezzo di trasporto privato rientri fra i diritti inalienabili di un’individuo o, comunque, non fra i beni di prima necessità: quindi non è nemmeno paragonabile all’interruzione di un servizio necessario alla sopravvivenza o allo sfratto da una casa.
In effetti lo spegnimento della Renault ZOE non si può mettere sullo stesso piano dell’interruzione dell’erogazione del gas, esempio usato per brevità ad inizio articolo, essendo accostabile più al blocco di uno smartphone del quale non si sta pagando l’affitto con l’abbonamento.
Quindi, anche parlare di DRM è in realtà improprio, poiché Renault utilizza la norma solo in conseguenza ad un torto.
La Casa ha deciso di offrire sul mercato la ZOE elettrica solo con questa formula: l’eventuale scelta di stipulare il contratto sta poi ad entrambe le parti.
Andrea Lombardo
Fonte: GreenCarReports