Chi non pensa al sud-est dell’Asia sentendo nominare i risciò? Grossi tricicli tradizionalmente a pedali – sebbene originariamente fossero dei calessini trainati a piedi, anzi, di corsa – che poi si sono evoluti motorizzandosi.
Bene, data la loro diffusione larghissima nel continente asiatico, sono una delle più grandi fonti di inquinamento per molte città: dalle Filippine alla Thailandia, i motori due-tempi dei Tuk-Tuk, altro nome di questi veicoli, inquinano a tutto spiano da decenni.
Il mercato di questi mezzi è appetibile, contando numeri molto alti, e le recenti dichiarazioni dei governi locali di voler moderare le emissioni nocive proprio dovute ai risciò hanno attirato l’attenzione di aziende costruttrici come Terra Motors.
Giapponese, Terra Motors punta a divenire la principale produttrice mondiale di tricicli a motore: non più endotermici però, bensì elettrici.
L’EV Tricycle taxi giapponese è seriamente candidato a spartirsi una fetta di questo ampio mercato: in dirittura di arrivo nel corso del 2013, il prototipo è stato presentato in una conferenza tenutasi il 27 marzo a Tokyo.
A quanto riportato dal blog tecnologico Gizmag, la produzione avverrà nelle Filippine (stato che ha recentemente deciso di rinnovare il parco mezzi a tre ruote puntando sull’elettrico).
Le caratteristiche parlano di 3,3 m di lunghezza ed 1,47 m di altezza, posto per 5 passeggeri seduti gli uni di fronte agli altri; l’unico seduto da solo è il conducente, davanti.
Il pacco batterie è agli ioni di litio ed è estraibile: ricaricabile in 2 ore da presa domestica, fornisce un’autonomia di 50 km ed energia per una velocità massima di 50 km/h.
Il risciò elettrico del futuro, quanto mai imminente, avrà un prezzo di circa 6.300 dollari, cioè 5.000 euro. Tutto sommato, non inquinare costa anche poco.
Andrea Lombardo
Fonti: Gizmag, Terra Motors
[…] Secondo Terra Motors, start up giapponese che ha già cercato notorietà progettando uno dei primi risciò elettrici per i Paesi asiatici, […]