Mercedes, una Classe S tutta elettrica e autonoma è all’orizzonte

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Mercedes Classe S 500 PHEV
Mercedes Classe S 500 PHEV
Mercedes Classe S 500 PHEV

La versione ibrida plug-in della Mercedes Classe S 500 ha da pochissimo fatto il suo debutto, portando anche nell’alto di gamma del marchio tedesco la possibilità di guidare per 25-30 km a zero emissioni ed inquinare generalmente meno (giusto 115g/km di CO2). Potrebbe però già essere cosa superata: nel futuro di Mercedes c’è infatti una Classe S solo elettrica, è solo questione di tempo.

A dirlo è stato, sottoposto a terzo grado dai reporter di Top Gear, il responsabile del comparto di lusso di Mercedes, il Dr. Uwe Ernstberger, che ha confermato come non sia nei piani immediati ma sia già prevista per il futuro.

Anzi, ciò che Mercedes pianifica per le prossime Classe S è la guida autonoma.

Fantascienza? Secondo il dirigente tedesco, no: per quel che riguarda una versione a trazione completamente elettrica della Classe S, Mercedes starebbe lavorando ad un miglioramento del pacco batterie: il punto è raggiungere un equilibrio tale da consentire all’utente di godere delle performance tipiche di un’ammiraglia anche a zero emissioni.

Da questo punto di vista, ricordiamo subito che Daimler, gruppo del quale il marchio Mercedes-Benz fa parte, lavora a braccetto con Tesla Motors e che, probabilmente, potrà riproporsi quanto già successo con la Mercedes Classe B Electric Drive, sostanzialmente powered by Tesla.

Una berlina di lusso marchiata dalla stella potrebbe anche avere un fascino diverso agli occhi dei Tedeschi, clienti molto affezionati ai prodotti nazionali e decisamente freddi nei confronti delle innovazioni straniere (qui, Tesla ne sa qualcosa con le vendite in Germania).

Per quel che riguarda l’autoguida, Ernstberger precisa che la Mercedes Classe S può già pilotarsi da sola: il pacchetto di sicurezza dell’auto legge la posizione di ostacoli, altri veicoli in movimento e corsie stradali, correggendo la traiettoria ed intervenendo su frenata ed accelerazione.

C’è però un confine oscuro che la tecnologia della guida autonoma deve valicare: si tratta non di quello tecnologico bensì di quello legale.

È infatti da chiarire quando ed in che situazioni un’auto possa assumere il controllo di sé stessa e, soprattutto, affermare il principio che il responsabile di un’auto che si conduce da sola rimane comunque il guidatore umano che si trova a bordo.

Una questione spinosa che non sarà di semplice soluzione, date le responsabilità che orbitano intorno alle conseguenze degli incidenti stradali: secondo Ernstberger Mercedes deve solo capire sino a che punto spingersi nel rendere autonome le proprie vetture.

Per il resto, i limiti tecnologici sono un falso problema.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: TopGear