Mini Citysurfer, l’alternativa alla bici elettrica

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P90169144_lowResUn po’ monopattino, un po’ e-bike: firmato a due mani da Mini e BionX, il Citysurfer ha fatto la sua comparsa al recente Los Angeles Auto Show 2014 come soluzione di mobilità personale a prova di traffico.

Mini Citysurfer segna anche l’ingresso nel mondo delle due ruote a motore (che non siano e-bike) della canadese BionX, già collaboratrice con BMW, proprietaria del Marchio Mini, per l’i-pedelec portata ai giochi olimpici di Londra 2012, bici pieghevole a pedalata assistita: questo veicolo offre invece ai Canadesi l’opportunità di cimentarsi con la variegata categoria degli e-scooter, intesi all’americana.

Mini Citysurfer in effetti è a prima vista un monopattino pieghevole, in grado di occupare un minimo spazio e di essere facilmente trasportato nel bagagliaio di una vettura come di essere portato appresso sui mezzi pubblici.

Pesante appena 18 kg, il Citysurfer Concept integra un motore elettrico BionX alla ruota posteriore che entra in funzione per assistere la spinta umana sino al raggiungimento dei 25 km/h ma non al di sotto di una velocità minima: ergo, in movimento dovete mettercelo voi.

Anch’essa integrata è la batteria, non rimovibile: tra 15 e 20 i km di autonomia, ricaricabile tramite una presa di corrente a 12 volt e gestita da sistema BMS; non manca il recupero di parte dell’energia dissipata in frenata.

Regolabile nelle varie altezze, dotato di freni idraulici e pneumatici larghi, il Mini Citysurfer Concept cerca di proporsi al massimo della versatilità come strumento per spostarsi su qualsiasi fondo stradale urbano.

Mini, nel presentarlo, insiste anche sulla praticità di guida di un monopattino elettrico, che nella posizione eretta del guidatore e nell’enorme libertà di spostamento del baricentro ha i suoi punti di forza in quanto ad agilità e visibilità nel traffico (va ricordato che tra Europa e Stati Uniti vi è una tolleranza ben diversa di cosa sia ammissibilmente considerabile “scooter”).

Certo è che l’intuizione del duo anglo-canadese Mini-BionX non è infondata: è sempre più frequente imbattersi in persone che hanno scelto di spostarsi con surrogati elettrici delle stesse biciclette a pedalata assistita anche nelle nostre città, i cui centri si prestano forse anche meglio delle congestionatissime metropoli d’oltre oceano.

Chissà se il Citysurfer diverrà parte della gamma Mini, magari come accessorio “urbano” per i proprietari delle quattro ruote BMW.

 

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: BionX