Motta di Livenza, cittadina in provincia di Treviso, vorrebbe almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche: o, almeno, la vorrebbero i 5 Stelle.
Il gruppo locale del partito grillino ha infatti presentato alla Giunta comunale una mozione per chiederne l’installazione, in adempimento a quella disposizione europea che pianifica per ogni nazione dell’Unione un numero minimo di infrastrutture di ricarica sul proprio territorio ed in linea con il Piano nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici approvato già nel 2012.
Nella peggiore delle ipotesi (nel tempo si sono succedute diverse richieste e proposte in sede europea) l’Italia dovrà dotarsi di almeno un centinaio di migliaia di colonnine di ricarica pubbliche e, stando al Piano Nazionale, lo farà con uno stanziamento da 50 milioni di euro che interesserà anche l’adeguamento dei nuovi piani regolatori comunali, obbligato da giugno 2014 a prevedere la ricarica come standard edilizio.
Nella stessa occasione i 5 Stelle trevigiani hanno chiesto anche l’accesso libero ai parcheggi blu e di introdurre già (come fatto a Palo Alto, in California) per gli edifici privati non residenziali l’obbligo di dotare i parcheggi di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Certo, oggi in Italia circolano pochi mezzi elettrici e la percezione comune è che non si tratti di una forma di mobilità matura quanto invece è: le singole iniziative sul territorio possono però aiutare a creare una situazione fertile per il futuro dei trasporti sostenibili.
Andrea Lombardo
Fonte: Oggi Treviso