Contrariamente ad alcune dichiarazioni passate, Nissan sembra ora intenzionata ad inserire la variante ibrida plug-in nella propria gamma di modelli. L’ultima conferma è stata raccolta dalla bocca di Andy Palmer, capo dello sviluppo prodotto globale di Nissan, al New York Auto Show di Aprile.
Non più solo ibride e diesel per quei mercati dove il 100% elettrico non promette ancora di attecchire appieno, quindi. Prima dello sviluppo di ben più futuristici progetti sulle fuel cells ad idrogeno, sulle quali Nissan collabora con Mercedes-Benz e Ford, il costruttore nipponico sta progettando il lancio delle prime motorizzazioni ibride con la spina nell’arco dei prossimi due anni.
Palmer ha specificato che è prematuro per parlare di modelli definiti ma ha anche dato un orientamento chiaro: la propulsione puramente elettrica a batteria è ritenuta adeguata per quei veicoli entro i 1800 kg, corrispondente al segmento delle berline compatte al massimo.
Gli ibridi plug-in possono invece avere ben più senso se abbinati ad una massa superiore, come nel caso di SUV, crossover e berline di grandi dimensioni.
Il ragionamento assume contorni ancora più circostanziati se si considera il ridisegno generale della gamma futura del marchio di lusso del gruppo giapponese, Infiniti, apertamente intenzionato a competere con Tesla, Mercedes-Benz, Porsche e BMW proprio sul segmento degli sport utility vehicles.
Nello stesso agone si sono lanciate altre Case come Volvo e Mitsubishi, sottolinenando ancor più l’assenza del colosso giapponese.
Sviluppare una motorizzazione ibrida plug-in sarà, sempre secondo Palmer, un partita del tutto nuova: non verrà infatti implementato nessun sistema ibrido già esistente, preferendo un nuovo concept che prenda le mosse dal motore e dalla batteria della Nissan Leaf.
Che il raggiungimento di un’economia di scala sui propulsori elettrici sia obiettivo recondito dei Giapponesi, è chiaro.
Andrea Lombardo
Fonte: GreenCarReports