Omologazioni: un pieno di energia in 20 minuti con lo standard SAE Combo

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È dagli Stati Uniti che arriva questa buona nuova per il mondo della mobilità elettrica: uno standard per la ricarica rapida è stato infatti approvato e registrato ad opera della SAE International. Cosa comporta di innovativo? Si tratta di una presa di ricarica “combo” che unisce la ricarica in corrente continua a quella in corrente alternata. Il suo nome in codice, come la chiameremmo se fossimo in un film di 007, è “J1772 SAE Electric Vehicle and Plug in Hybrid Electric Vehicle Conductive Charge Coupler” e consente ad un veicolo elettrico o con tecnologia plug-in hybrid di ridurre i tempi di ricarica completa fino ad un minimo di 20 minuti.

La SAE International, associazione che riunisce sotto di sé più di 133.000 ingegneri ed esperti delle industrie dei comparti automotive e aerospaziale, ha stabilito questo standard, che negli USA costituisce un primato ed è da subito a disposizione delle regioni nord americane del continente, in collaborazione con quasi duecento esperti chiamati in rappresentanza di produttori automobilistici, fornitori di equipaggiamenti per l’alimentazione dei veicoli ed aziende legate in vario modo alla galassia dell’automotive.

Non a caso questa omologazione vuole porsi non solo come avanzamento tecnologico tra i sistemi di ricarica ma come soluzione di riferimento per il futuro dei veicoli elettrici ed ibridi: diminuire il divario con i tempi per un “pieno” tradizionale di carburante è fondamentale per far uscire gli utenti degli EV dal cono d’ombra discriminatorio che attualmente li vede obbligati a lunghe soste per poter sostenere spostamenti ad ampio raggio.

J1772 offre, combinandole assieme in un’unica presa, molteplici opzioni di ricarica: affinamento di una precedente versione che racchiudeva al suo interno i livelli AC1 ed AC2 di ricarica e relative interfacce, la soluzione definitiva incorpora anche la Direct Current in modalità 1 e 2 in un combo univoco. A contribuire al suo sviluppo hanno pensato anche quelle aziende europee che già si sono votate ad un approccio combo. L’augurio per il futuro degli ecomobilisti a zero emissioni è che si pervenga, in breve, all’adozione di uno standard il più condiviso possibile, se non tra i diversi continenti, almeno all’interno dei singoli; le tecnologie per rendere l’elettrico il motore dei nostri spostamenti futuri si stanno dimostrando, infatti, più presenti che mai.

 

 

Andrea Lombardo

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