Paesi Bassi, 22,000 auto elettriche vendute e €500 mln di sgravi fiscali in un anno

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photo credit: harry_nl via photopin cc
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Alla chiusura del primo trimestre del 2014 il mercato automobilistico olandese ha registrato circa 3,000 unità vendute nel comparto delle auto a trazione elettrica: una media di circa mille unità mensili, vale a dire più di quante non abbiano trovato proprietario nei passati 365 giorni in Italia.
Le somme che però attirano l’attenzione degli analisti olandesi riguardano i 12 mesi antecedenti l’apertura del nuovo anno, ossia quel 2013 nel quale lo Stato monarchico del nord Europa ha erogato ben sette diversi tipi di sgravi fiscali per agevolare il decollo dell’auto elettrica sui mercati, obiettivo nel quale parrebbe avere avuto successo.
Nell’arco del 2013 sono state infatti ben 22,000 le unità vendute nei Paesi Bassi fra veicoli completamente elettrici ed ibridi plug-in (che comprendono le categorie delle ibride con ricarica esterna delle batterie e modelli a trazione solo elettrica con estensione dell’autonomia via generatore a combustione), definibile un mercato decisamente florido e chiaramente legato a doppio filo agli incentivi statali.
Quanto infatti alcuni criticano è l’esborso costato alla tesoreria olandese per far sì che un modello ibrido plug-in (come ad esempio il Mitsubishi Outlander PHEV) arrivasse ad avere un costo al pubblico non di €40,000 bensì di circa €30,000: la cifra corrispondente agli sgravi fiscali assorbiti dal governo ammonterebbe a 500 milioni di euro mal contati.
Cifra di tutto rispetto che suona immediatamente improponibile in una realtà come quella italiana e che alcuni, sempre all’interno della stampa olandese, additano come responsabile di aver generato un mercato falsato, gonfiando i numeri di vendita del comparto elettrico.
Quanto però non sembra venire sottolineato è il ritorno che l’investimento dello Stato arancione trae da questo sforzo.
In primo luogo, in un Paese che conta 16 milioni di abitanti ed ha un mercato auto complessivamente orbitante sulle 70,000 unità annue (dato risalente al 2012), 22mila auto elettriche non sono un risultato da buttare via, anzi: una tale penetrazione degli EV dovrebbe garantire un prosieguo negli anni a venire.
Non è però solo in termini di auto vendute che i Paesi Bassi trarranno buoni frutti: nazione decisamente attiva anche nel promuovere progetti regionali ed urbani di conversione verso le zero emissioni su gomma, sommando a ciò anche la formazione di un mercato tangibile, ha attirato gli investimenti delle Case automobilistiche.
Due esempi su tutti: Mitsubishi l’ha selezionata fra i mercati privilegiati verso cui esportare i suoi nuovi modelli ibridi plug-in assieme a Svezia, Norvegia e Gran Bretagna, mentre è in Olanda che Tesla Motors ha il suo quartier generale europeo.
Certo, senza incentivi il mercato ha rallentato (come tutto il comparto delle 4 ruote): il picco di Dicembre, dettato dalla volontà di rientrare nell’ultima tranche di agevolazioni fiscali, è infatti ineguagliato con le sue oltre 8,000 unità elettriche vendute (2,000 Volvo V60’s, 5,000 Mitsubishi Outlander PHEV, oltre 700 Opel Ampera e 577 Tesla Model S).
Anche senza l’effetto “boost” degli incentivi l’Olanda dovrebbe però confermarsi nel 2014 uno dei principali mercati europei per le auto elettriche, a dimostrazione che la politica degli sgravi fiscali a qualche cosa serve.

Andrea Lombardo
Fonte: Dutch News 

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