Nella sessione plenaria di luglio il Parlamento europeo dovrebbe mandare in vigore le norme sulla riduzione delle emissioni di C02 delle nuove auto per i prossimi anni negli Stati dell’Unione.
La Commissione Ambiente ha recentemente approvato – fine aprile 2013- i nuovi parametri a cui dovranno uniformarsi le case automobilistiche per combattere in modo efficace l’inquinamento atmosferico : entro il 2020 le emissioni di C02 dovranno infatti ridursi a 95 grammi al chilometro per diventare 68-78 g al km nel 2025 fino a dimezzarsi nel 2050. Il limite attuale delle emissioni è di 160 g C02 /km destinato però ad abbassarsi a 130 g C02/km nel 2015.
Sulla questione non si è fatta attendere la reazione dell’Acea, l’Associazione dei costruttori europei, preoccupata per gli eventuali investimenti necessari alle aziende per corrispondere agli standard richiesti negli anni a venire. Il documento approvato dalla Commissione Ambiente prevede a tale proposito un sistema di incentivi per i produttori meno inquinanti , con una serie di “supercrediti “da utilizzare per gli anni in cui non siano raggiunti i limiti stabiliti.
Anche negli Stati Uniti, in California, stato particolarmente attento al problema dell’inquinamento e della tutela della salute comune, le aziende automobilistiche hanno contrastato – ad esempio – le norme restrittive emesse dal Governo locale; lo Stato ha però mantenuto ferma la sua posizione in linea con quella tradizione di severità che da sempre lo contraddistingue.
[AnRi]
Fonti:
Il Sole 24 Ore, Radiocor, MissioneMobilità.it