Parlamento europeo: riduzione delle emissioni di C02 per le nuove auto, malumori dall’Acea

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photo credit: David Reber's Hammer Photography via photopin cc
photo credit: David Reber’s Hammer Photography via photopin cc

Nella sessione plenaria di luglio il Parlamento europeo dovrebbe mandare in vigore le norme sulla riduzione delle emissioni di C02 delle nuove auto per i prossimi anni negli Stati dell’Unione.

La Commissione Ambiente ha recentemente approvato – fine aprile 2013- i nuovi parametri a cui dovranno uniformarsi le case automobilistiche per combattere in modo efficace l’inquinamento atmosferico : entro il 2020 le emissioni di C02 dovranno infatti ridursi a 95 grammi al chilometro per diventare 68-78 g al km nel 2025 fino a dimezzarsi nel 2050. Il limite attuale delle emissioni è di 160 g C02 /km destinato però ad abbassarsi a 130 g C02/km nel 2015.

Sulla questione non si è fatta attendere la reazione dell’Acea, l’Associazione dei costruttori europei, preoccupata per gli eventuali investimenti necessari alle aziende per corrispondere agli standard richiesti negli anni a venire. Il documento approvato dalla Commissione Ambiente prevede a tale proposito un sistema di incentivi per i produttori meno inquinanti , con una serie di “supercrediti “da utilizzare per gli anni in cui non siano raggiunti i limiti stabiliti.

Anche negli Stati Uniti, in California, stato particolarmente attento al problema dell’inquinamento e della tutela della salute comune, le aziende automobilistiche hanno contrastato – ad esempio – le norme restrittive emesse dal Governo locale; lo Stato ha però mantenuto ferma la sua posizione in linea con quella tradizione di severità che da sempre lo contraddistingue.

 

 

[AnRi]

Fonti:

Il Sole 24 Ore, Radiocor, MissioneMobilità.it