Per le auto elettriche aria condizionata ed autonomia sono un binomio poco favorevole: caldo o freddo che faccia, il condizionamento dell’abitacolo incide sensibilmente sul consumo di energia.
Non che le grandi Case non abbiano provato ad ovviare al problema apportando miglioramenti al sistema ma, forse, il progetto premiato recentemente con il Best Originality Award al TECO Green Tech International Contest di Taiwan potrebbe offrire una soluzione interessante.
Frutto del lavoro congiunto della Nanyang Technological University (NTU) e del Centro Aerospaziale Tedesco (DLR), l’idea consiste di un motore in grado di supplire sia al ruolo di propulsore che a quello di condizionatore.
Il dispositivo riunisce in un unico blocco le due unità, risparmiando al contempo spazio ed energia: uno dei punti di forza del progetto è infatti l’utilizzo diretto dell’energia rigenerata in frenata per alimentare il condizionamento dell’aria all’interno dell’automobile.
In questo modo è possibile sfruttare l’energia a disposizione più efficientemente che con due unità (motore e condizionatore) separate; il vantaggio, per nulla secondario, che deriva dal risparmio di ingombro è però quello di disporre di ulteriore spazio per il pacco batterie, così scalabile in modo da dotare i veicoli di maggiore autonomia.
Secondo i progettisti delle due istituzioni di ricerca, questa architettura che unisce propulsione e gestione del condizionamento offre un prezioso spunto sulla direzione da intraprendere per migliorare l’efficienza delle auto elettriche, senza rinunciare alle comodità climatiche.
Andrea Lombardo
Fonte: TransportEvolved