Porsche 918 Spyder, ibrida plug-in da collezionisti

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Porsche 918 Spyder PHEV - photo credit: GmanViz via photopin cc
Porsche 918 Spyder PHEV - photo credit: GmanViz via photopin cc
Porsche 918 Spyder PHEV – photo credit: GmanViz via photopin cc

Di primo acchito non si direbbe che Porsche rientri nello scenario dell’auto elettrica e, invece, i numeri dicono tutto il contrario: tre sono i modelli che prevedono una motorizzazione ibrida, ultimo dei quali è il Porsche 918 Spyder, modello le cui consegne, limitate a tante unità quante ne indica il nome stesso, inizieranno a brevissimo.

La scoperta che i motori elettrici possono donare emozioni forti ed un feeling di guida intenso non ha che fatto bene a Porsche, rappresentante di quel lusso che non risente di crisi alcuna, come testimoniano i fatturati in crescita degli ultimi anni.

La 918 Spyder ne è la dimostrazione: la produzione dei, per l’appunto, 918 esemplari è già quasi esaurita, andando a confermare che il marchio tedesco ha fatto una scelta azzeccata.

D’altronde, una Porsche è sempre una Porsche: i pochi fortunati che potranno goderne avranno a disposizione ben cinque modalità di guida, dalla trazione esclusivamente elettrica (0-100 km/h in 6.2 secondi, velocità massima 150 km/h) alla combinata “Hot Lap”, che scatena tutta la potenza disponibile – ben 887 cavalli – dal mix benzina-elettrico (0-100 km/h in 2.5 secondi e 344 km/h di velocità massima).

La stessa pista del Nurburgring è dovuta capitolare sotto all’accelerazione di questo bolide, registrando il miglior giro di sempre con un cronometraggio di 6 minuti e 57 secondi: quanto basta per convincere gli appassionati che la Porsche 918 Spyder ibrida plug-in valga il suo esorbitante prezzo di 847,975 dollari.

Se la nuova e numerata spyder di casa Porsche è però la classica “esagerazione” per pochi fortunati, la dimostrazione che la propulsione elettrica è presa più che sul serio da Porsche sta nei più “umani” Cayenne e Macan ibridi e nella Panamera S-E Hybrid, la prima plug-in del marchio.

Entrambe i modelli sono artefici delle vendite positive dell’ultimo anno ed il gradimento del pubblico è tale da aver convinto Porsche a sviluppare anche una versione ibrida plug-in del Cayenne, attesa negli showroom nel giro di pochi mesi.

Certo, finché l’elettrico, ibrido plug-in o puro che sia, verrà proposto alle clientele in grado di acquistare una Porsche (ma identico discorso vale per Lexus, Infiniti, Tesla e top di gamma BMW e Mercedes), sarà difficile parlare di diffusione di massa e coscienza ambientale.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: CNBC

 

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