Se ai loro inizi le e-bike sono state percepite come biciclette da passeggio per i più pigri o, al limite, per un’utenza avanti con l’età, bisognerebbe chiedersi da che punto di vista inquadrare questa: la Hustler X5 electric bike, sviluppata da Dan Hanebrink, designer e CEO dell’omonima Hanebrink Bikes che sembra uscita da un moto GP e può raggiungere i 128 km/h di velocità pur sempre avendo i pedali. Bici o moto? Prima di interrogarci su questioni legali (e di preoccuparci se mai dovesse finire sotto il naso di un figlio adolescente) partiamo dalla sua definizione: “a very capable street electric two-wheeler”, ossia una due-ruote elettrica da strada estremamente versatile, come lo stesso Hanebrink sostiene.
Due ruote è la migliore definizione: taglia la testa al toro sulla sua essenza, per il resto ognuno può farsi la sua idea leggendo le caratteristiche.
Che somigli ad una moto, anche grazie alla carenatura, lo abbiamo già detto: strutturalmente è composta da un telaio monoscocca in tubolari di alluminio 6061-T6 di derivazione aeronautica, a doppia sospensione; all’interno di questo alloggiano le quattro batterie AllCell agli ioni di litio N.M.C. (Nichel Manganese Cobalto) da 82 Volt raffreddate a liquido e protette in un box di alluminio dalla sezione ultrasottile. Il sito del costruttore purtroppo non fornisce un’indicazione sulla durata delle batterie mentre il motore è un Crystalyte 5303 Mid Motor dotato di una trasmissione a 14 velocità; la forcella idraulica anteriore ha una corsa di quasi 18 cm ed il braccio posteriore è monoscocca anch’esso ed ha una sospensione idraulica regolabile.
Per quanto riguarda l’impianto frenante, esso consta di un Avid a disco di tipo idraulico alla ruota posteriore, che misura 20 x 8 x 8 pollici e monta un pneumatico maggiorato senza camera d’aria, e di un Brembo a quattro pistoni, sempre idraulici, sulla ruota anteriore da 120/80 x 14, fornita di pneumatico motociclistico da corsa.
La caratteristica predominante risulta evidentemente essere la doppia natura di questo mezzo: smontando la carena anteriore per agevolare il movimento delle gambe, è “pedalabile” come una qualsiasi bicicletta ma, utilizzando il motore, diviene una moto elettrica. E le prestazioni possono essere tranquille piuttosto che grintose a seconda della modalità di guida scelta dai controlli. Di per sé però non è una vera moto: basti pensare all’assenza di fari. È più probabilmente stata concepita come una bici elettrica con la possibilità di essere usata anche per scaricare dell’adrenalina.
Al di là del suo prezzo, circa 17.000 dollari, indicato per il mercato americano su cui presumibilmente arriverà nel primo semestre del 2013, rimane difficile capire come inquadrarla da un punto di vista legale: in Italia come e-bike non potrebbe essere omologata (con 128 km/h di velocità massima e 54 kg di peso è decisamente fuori target) e come motociclo non possiede l’impianto luci necessario. Ammesso che venga mai esportata in Europa, la Hustler X5 sembra quindi destinata a rimanere un eco-divertissement, per chi può permettersela, in aree private o laddove la legislazione locale lo consenta.
Bella! Ma quindi non la vedremo mai in Italia?
La Hanebrink Electric Bikes, da quanto risulta sull’omonimo sito internet, vende via web i suoi prodotti in tutto il mondo. E’ probabile che non venga mai distribuita in una rete di vendita fisica al di fuori degli States ma che, tasche permettendo, sia possibile farsela spedire. Rimangono i problemi riguardanti la sua omologazione su strada in Italia, come specificato nell’articolo.
[…] A tale proposito è interessante notare come negli Stati Uniti il panorama delle moto elettriche sia molto più composito rispetto al nostro, sia per volumi che per caratteristiche dei modelli proposti, in relazione anche alle differenti norme legislative che regolano la materia nei diversi Stati (vedasi il caso della Hanebrink Hustler). […]