Quando ricaricare l’auto elettrica sul lavoro è un problema: ChargePoint detta i comandamenti

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Ricarica auto elettrica
Ricarica auto elettrica - photo credit: Inverness Trucker via photopin cc
Ricarica auto elettrica
Ricarica auto elettrica – photo credit: Inverness Trucker via photopin cc

Negli USA circolano almeno 170mila auto elettriche ed è “la prima volta” per molti fenomeni: uno di questi è la contesa delle colonnine di ricarica.

Difatti l’acquirente medio di auto elettrica sembra essere più un tranquillo impiegato che non un attivista “verde” e la conseguenza è che molti EV si assiepano durante le giornate nei parcheggi delle aziende in cui essi lavorano. Certo, accade nelle poche realtà (Silicon Valley ad esempio) dove tenore di vita ed incentivi statali hanno sospinto la mobilità elettrica come mai in passato ma è dato di fatto che in diverse società la scarsità di parcheggi con ricarica provochi discussioni e vere e proprie scortesie fra colleghi pur di ricaricare ognuno l’auto.

Allora quello che è il gestore della rete di ricarica probabilmente più estesa degli States, con oltre 15,000 colonnine pubbliche in servizio, vale a dire ChargePoint (leggi Coulomb Technologies), ha diramato una sorta di decalogo per la ricarica aziendale.

Consigli forse non geniali ma che non sono da dare per scontati: dal punto di vista italiano, rappresentano lo spaccato di una realtà lontana dalla nostra almeno di qualche anno.

1 ogni 2: quanti scelgono l’auto elettrica sono in aumento costante e per evitare problemi il rapporto magico è una colonnina ogni due EV. In questo modo, alternandosi fra mattina e pomeriggio, tutti possono ricaricare: il consiglio all’azienda è di essere lungimirante e di predisporre le cablature per i parcheggi, in modo da limitare i costi di adeguamento in futuro.

Accessibilità: posizionare le colonnine in modo che possano essere raggiunte da più parcheggi possibili. Sembra ovvio, eppure anche le rare colonnine pubbliche italiane a volte servono giusto uno stallo quando potrebbero facilmente essere raggiunte dal cavo di chi parcheggia nel posto accanto.

Chiavi, prego: molte società hanno l’abitudine di far lasciare le chiavi delle auto dei dipendenti all’accettazione. Bene, esattamente come nei parcheggi custoditi, un incaricato può spostare le auto che hanno terminato la ricarica per mettere a rifornirsi la successiva. E se trovate una riga sul fianco, beh, almeno sapete con chi prendervela.

Tutti in lista: come per gli esami, fare una bella lista per prenotare il proprio turno, meglio ancora se via mail e con recapito automatico dei solleciti nel caso in cui si occupi il posto troppo a lungo, non fa male.

Chissà quando questi saranno problemi attuali anche qui…

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: AutoblogGreen

 

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