Renault rinvia la Twingo elettrica, mercato sotto le previsioni

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Nuova Renault Twingo - Credit: Olivier Martin­-Gambier @ Renault Presse
Nuova Renault Twingo - Credit: Olivier Martin­-Gambier @ Renault Presse
Nuova Renault Twingo – Credit: Olivier Martin­-Gambier @ Renault Presse

La versione 100% elettrica della Renault Twingo presentata al Salone di Ginevra 2014 non vedrà il lancio entro l’anno. La Casa francese non ha attualmente intenzione di mettere in commercio la versione a badge Zero Emission sostanzialmente perché non è il momento adatto.

A disilludere la platea giornalistica riguardo l’eventuale allargamento della gamma a motore elettrico del Marchio transalpino è stato il Chief Performance Officier Renault Jerome Stoll.

In parole povere, il mercato dell’automobile non è ancora maturo e gli attuali modelli (il quadriciclo biposto Twizy, la citycar ZOE ed il van Kangoo Z.E.) sono più che sufficienti per la domanda attuale.

La notizia, facilmente accolta in modo propagandistico dal partito anti auto elettrica, è in realtà perfettamente inquadrata nella situazione attuale del panorama automobilistico.

L’Europa, scenario in cui Renault si muove, ha iniziato giusto nel 2013 ad accorgersi che l’alternativa dell’auto con la spina esiste ed il supporto, in termini di comunicazione, infrastrutture ed incentivi statali, è profondamente discontinuo sul suolo continentale.

Le auto elettriche, con le eccezioni delle realtà norvegesi ed olandesi, rappresentano una percentuale ancora infinitesima del mercato automobilistico nei diversi Paesi membri dell’Unione: la stessa Germania vive il contrasto interno fra i proclami pro-elettrico della cancelliera Merkel (desiderosa di avere un milione di EV su strada entro il 2020) ed una politica di incentivi assente. Risultato scontato: le auto a batteria acquistate entro Gennaio 2014 sono state appena 12,200, come dichiara l’Ufficio Federale della Motorizzazione tedesca.

Nella stessa Francia, favorevole agli EV in prospettiva futura per via della politica energetica votata al nucleare, le vendite di Renault sono rimaste al di sotto delle aspettative, registrando “appena” 10mila ZOE nel corso del suo primo anno in commercio e 19,093 unità elettriche complessive nel 2013.

Il presidente dell’Alliance Renault-Nissan, Carlos Ghosn, era stato chiaro già diversi mesi fa, quando aveva esplicitato che il gruppo non avrebbe centrato l’obiettivo globale di portare il volume di vendite dell’elettrico ad 1 milione e mezzo di unità annuali entro il 2016.

Se l’Alliance conta però anche sui risultati positivi provenienti dai mercati americani ed asiatici della berlina compatta Nissan Leaf (a quota 115,000 unità mondiali vendute dal 2010 ad oggi) e molto si aspetta dal nuovo van e-NV200, Renault semplicemente fa i conti con quel trend che le ricerche di mercato hanno evidenziato ancora recentemente.

IHS Automotive ha confermato, meno di un mese fa, che la crescita dei veicoli a trazione 100% elettrica è superiore di quella avuta dai cugini ibridi un decennio addietro: non si può quindi parlare di andamento negativo, semmai di previsioni eccessivamente ottimistiche fatte negli anni scorsi.

Così, che la Twingo elettrica venga rinviata a data da destinarsi è tutto sommato nell’ordine delle cose: va ad aggiungersi ad un elenco di progetti, compreso quello della Smart Forfour elettrica che sempre Renault (questa volta assieme a Daimler), tiene fermo ai box.

Il 2014 non sarà ancora l’anno dell’auto elettrica per tutti ma una fase di passaggio fondamentale che, con tutta probabilità, vedrà il consolidarsi di quella fascia di mercato “premium dell’auto ecologica che vede dominare Tesla Motors ed attira Mercedes e BMW, insieme ad una graduale operazione di attacco del settore intermedio da parte di brand come Volkswagen e Kia.

Niente disfatte, quindi, ma anche niente illusioni.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Bloomberg News