Renault Zoe, più efficienza ed autonomia con il nuovo motore

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Renault ZOEDal Dicembre scorso Renault ha fatto trapelare la riprogettazione dell’unità motore, nonché gran parte dell’elettronica, della sua ZOE, modello di punta della gamma Zero Emission.

La citycar elettrica, nella sua seconda generazione, godrà quindi di differenti migliorie, adesso rese note e quantificate in un incremento del 10% della rapidità di ricarica ed in un aumento di 30 km dell’autonomia.

La Renault Zoe balzerebbe quindi in testa alle prestazioni della sua categoria con ben 240 km complessivi per singola ricarica ed un’unità motore in grado di migliorare la precedente con i suoi 65 kW di potenza: tuttavia, va considerato che in ciclo misto l’autonomia effettiva può ridursi di una quarantina di km circa a seconda delle condizioni della strada e dello stile di guida.

Renault afferma che l’esperienza tratta dalla progettazione delle monoposto di Formula E abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del nuovo motore della Zoe, semplificato, rimpicciolito ed alleggerito al punto da poter essere impiegato anche su veicoli di dimensioni più modeste.

L’eliminazione di molte componenti ed il mantenimento del raffreddamento a liquido per il solo controller elettronico della potenza, a favore di un più vasto impiego di quello ad aria, hanno consentito di ridurre pesi e proporzioni in modo drastico.

Altre modifiche sono poi state apportate al sistema di ricarica Chameleon, noto per le buone prestazioni riguardo la ricarica veloce AC a 43 kW (30 min circa, 1 ora a 22 kW) ma decisamente meno apprezzato dagli utenti per via di quello che Renault stessa ha definito come un errore di progettazione per quel che riguarda le connessioni da 3 kW.

La Casa francese ha deciso di rivedere, migliorando, la compatibilità del sistema con le prese da 3 ed 11 kW, limando del 10% i tempi di ricarica; in compenso ha però tolto la possibilità di sfruttare il caricatore On Board al massimo della sua potenza, vale a dire a 43 kW, mossa che relegherebbe la Zoe, proprio ora che può disporre di maggior autonomia, ad uno scenario più urbano che interurbano.

Andrea Lombardo

Fonte: TransportEvolved