Matteo Renzi è stato uno dei sindaci italiani che meno si è fatto remore nel mostrarsi alla guida di auto elettriche: in coda alle priorità del Paese, potrebbe l’ex “rottamatore” fare da spot anche alle emissioni zero?
Che sia un innovatore, almeno nei modi, è cosa assodata. Il Comune di Firenze, come molti altri d’Italia all’ombra dei riflettori, ha dato una rilevanza sistematica alla mobilità elettrica: i veicoli in uso sono stati diversi e a partire dall’inizio della nuova era degli EV.
Dal 2009 il capoluogo toscano ha allestito una rete di ricarica capillare nei suoi quartieri per consentire l’utilizzo di quadricicli, bici e scooter con la spina e dal 2011 in poi si sono avvicendate o sommate nella flotta di Palazzo Vecchio una Renault Fluence Z.E., una Nissan LEAF, una Toyota Prius Plug-in ed una Auris Hybrid ed una Smart Fortwo Electric Drive, quest’ultima regolarmente guidata dal neo presidente del consiglio incaricato di formare un nuovo governo, anche negli appuntamenti degli ultimi giorni.
La Smart elettrica, comparsa nelle inquadrature dei TG nazionali più volte in questa settimana a seguito dei colloqui con il Presidente della Repubblica, aveva quasi fatto pensare agli elettro-entusiasti che Renzi, assieme alla promessa scossa al Paese, portasse nei palazzi romani anche una bella e-car.
A ricevere l’incarico si è invece presentato con una più politically correct auto tradizionale e nazionale, esattamente come aveva fatto il suo predecessore Enrico Letta (ed i modelli scelti sono anche eloquenti sul piano del profilo personale: Letta arrivò con l’auto familiare, Renzi con una berlina ben più sportiva).
Mentre però la mossa della sostituzione in corsa della guida della nazione lascia ancora perplessi i più ed è palese che la mobilità elettrica impallidisca in confronto alle partite che l’Italia deve giocare per rimettersi in carreggiata, è lecito sperare che Matteo non dimentichi quanto possono fare bene al nostro Paese le auto elettriche.
Auto elettrica non vuole infatti dire solo un diverso modo di guidare o un risparmio tangibile in tasca: significa ricerca, conversioni industriali, miglior efficienza energetica su più livelli; in tre parole: investire sul futuro.
Letta e Monti qualcosa avevano iniziato, con il Piano Nazionale per la Ricarica inserito nel Decreto Sviluppo del 2012 e con l’inclusione nell’Agenda Italia dell’elettrificazione del tratto autostradale Brescia-Bergamo-Milano.
Adesso non è cosa visibile ma il ritardo che il nostro Paese sta accumulando nell’accorgersi che esiste una strada alternativa ai trasporti alimentati dal petrolio potrebbe ancora una volta giocare a suo svantaggio fra alcuni anni, ponendola in condizione di inadeguatezza nei confronti del resto d’Europa.
Se poi il problema è presentarsi agli impegni istituzionali con un’auto rappresentativa del made in Italy, anche questo è un falso problema: Renzi potrebbe già presentarsi a bordo di una delle auto elettriche più premiate dalla stampa di settore, ossia di una bella Fiat 500e.
Ah, no, scusate: la Fiat 500e è prodotta in Messico e venduta solo in California. E poi Fiat non è nemmeno più italiana, dimenticavo.
Andrea Lombardo
Fonte: Asapress
Sbagliato! Per quanto riguarda Renzi,le ultime apparizioni era si una SMART ma non propriamente ELETTRICA!? Altresì’ bisogna dire che in altre più’ vecchie immagini la smart era si elettrica.
Ciao Luca, a dir il vero sia nei servizi del TG LA7 che del TG2 Renzi è stato mostrato a bordo della smart electric drive e della Toyota Prius+ che usa per spostarsi a Firenze. Il 15/02 d’altronde si trovava lì: puoi constatarlo dall’edizione delle 20:30 del TG2 di domenica e da quella delle 20:30 di lunedì 16/02. Un altro servizio che non sono riuscito a ritrovare iniziava invece facendo esplicito riferimento alla presenza dell’auto elettrica ad accogliere in neo premier a Firenze. E’ nelle immagini riprese a Roma che non compare l’auto elettrica (c’è invece una smart blu e grigia, è vero), in quanto evidentemente si tratta dei veicoli in servizio al Comune fiorentino. Poi, si sa, i servizi dei telegiornali usano spesso immagini di repertorio: il fatto è che Renzi l’elettrica l’ha usata abitualmente o, almeno, abbastanza da rimanere in un bel po’ di servizi televisivi.
E questo è già un eccezione 🙂
Ciao!
In verità renzi su Smart elettrica non l’ho mai visto neppure io… nel TG7 mostravano in effetti la Prius Plugin (non plus, ovviamente la vostra è stata una svista) e lo facevano anche notare.
Comunque, per tornare all’articolo, ‘sostenere’ le auto elettriche a furia di regali dei costruttori è facile: se mi regalano anche a me 1 Fluence e 2 Leaf state sicuri che le sostengo pure io (anzi le sostengo pure avendole pagate io, figuriamoci se me le regalano).
Comunque auto elettriche ci sarebbero: da quelle Microvett o Castagna (i retrofit FIAT) a veicoli Aikè o Piaggio od ovviamente Tazzari Zero (che esiste anche immatricolata come auto, oltre che come quadriciclo a cui possiamo aggiungere Estima Birò e Free Duck Ducati).
Infine se io fossi ricco e potente (come un politico) una 500e la comprerei veramente in California e la reimmatricolerei, proprio per sfregio e dimostrazione che si potrebbe, dal punto di vista tecnico.
Grillo si è comprato all’estero una ibrida non in vendita in Italia e l’ha reimmatricolata.
Ciao Selidori, parere condivisibile, non c’è che dire.
Per il discorso di Renzi con la smart E.D., giusto per soddisfare la curiosità perchè poi lascia il tempo che trova, ho ritrovato il filmato: guarda l’edizione del TG2 delle 20:30 del 16 febbraio scorso. Lì lo si vede con la smart elettrica, che è poi una delle auto donate tempo addietro (ne avevamo anche parlato in un post dell’epoca) da Daimler al Comune di Firenze.
Ciao!
Visto il nuovo ministro allo Sviluppo Economico forse qualche possibilità in più c’è… http://www.greenstart.it/news/sapr%C3%A0-il-nuovo-governo-renzi-elettrizzare-litalia-1110
Investire nell’auto elettrica vuol dire investire nel futuro. Economica nei consumi ed ecologica nelle emissioni, non solo è un valido alleato per aziende e pubbliche amministrazioni ma l’auto elettrica è sempre più presente per le strade delle nostre città. Chissà che entro breve i nostri politici non decidano di optare per delle auto di servizio completamente elettriche!