Samsung Group, esattamente il colosso Sud Coreano noto per i device elettronici ma che ha al suo interno branche industriali assai diversificate, sembra preparare anche uno sbarco fra le auto elettriche.
La sensazione traspare dalla registrazione sia negli USA, presso l’U.S. Patent & Trademark Office, che in Corea, al Korea Intellectual Property Rights Information Service, di una serie di brevetti che riguardano molto da vicino i veicoli a emissioni zero.
Si tratterebbe infatti di progetti per parti e componenti che tipicamente si trovano su tali automezzi: pneumatici, motori ed elettronica di bordo in particolare. Alla domanda se stiano pianificando un ingresso sulla scena automotive, quelli di Samsung hanno risposto al The Wall Street Journal con un “al momento no”.
“Al momento”, tuttavia, non significa “mai”: Samsung, come un po’ tutti i colossi industriali, deposita regolarmente marchi e brevetti che poi non necessariamente trovano un’applicazione nella realtà ma, come fanno notare alcuni analisti, è probabile che voglia tenersi aperto uno spiraglio verso le auto elettriche, qualora dovessero affermarsi maggiormente sui mercati.
Specie in Asia e Nord America, infatti, le auto a emissioni zero iniziano a penetrare nell’opinione pubblica come portatrici di un’alternativa conveniente e poco inquinante, di pari passo con la presa di consapevolezza che il petrolio non è infinito. Una maggior diffusione delle auto elettriche significherebbe, per l’industria dell’auto, un sostanziale livellamento alla pari con molti leader del settore elettronico: per questo Samsung starebbe alla finestra, pronta ad aprire un nuovo fronte dal quale trarre profitto.
Quel che è certo, è che i Coreani faranno le cose con cautela: in passato infatti proprio dalle quattro ruote hanno ricevuto un feedback oltremodo negativo, con la cessione di Samsung Motors a Renault. Già, perché Samsung un ingresso nel mondo dell’auto lo aveva già fatto negli anni ’90, vedendosi però costretta a vendere il marchio ai Francesi nel 1997: per un accordo siglato allora, il nome Samsung continua ad accompagnarsi a quello Renault, pur non spartendo più utili (se non per un 19% rimasto in mano ad una delle società del Gruppo sud coreano).
L’azienda non è quindi digiuna di questo universo e oggi fornisce componenti ad altri nomi dell’automobilismo (BMW, Chrysler e Mahindra): in particolare batterie agli ioni di litio, alcune delle quali proprio per auto elettriche. Da quest’estate i Coreani hanno anche aperto una trattativa con Tesla Motors per aggiungersi a Panasonic nella fornitura di batterie per le Model S.
Insomma, con molta più probabilità rispetto ad una iCar Apple, potremmo vedere fra qualche anno una electric car Samsung.
Per chiudere in bellezza, uno dei brevetti depositati dai Coreani parla addirittura di un sistema in grado di controllare la guida di un veicolo ottimizzandolo in base allo stato di salute del conducente: altro che infotainment.
Andrea Lombardo
Fonte: The Wall Street Journal