Scania, camion ibridi a biocarburanti in lancio per il 2016

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Scania Hybrid Power Unit and side skirt. Illustration: Xavier Carreras-Castro 2015
Scania Hybrid Power Unit and side skirt.
Illustration: Xavier Carreras-Castro 2015

Veicoli pesanti inquinanti e rumorosi? Appartengono al passato secondo Scania: il Marchio scandinavo noto per la produzione di camion e affini sta infatti lanciando un modello di veicolo pesante che integra motori elettrici e tradizionali alimentati a biocarburanti progettato per l’ambiente urbano.

L’idea di Scania è realizzare una soluzione per il trasporto pesante che ne riduca le emissioni di CO2, aumenti il risparmio di carburante e che lo renda maggiormente idoneo alla circolazione notturna nelle aree abitate grazie ad una diminuzione del rumore prodotto.

Con una capacità di carico di 15 tonnellate anche in modalità di trazione solo elettrica (in questo caso limitata a 2 km), il camion ibrido di Scania punta non tanto a viaggiare a zero emissioni quanto a sfruttare il più possibile l’ibridazione con un potente motore diesel di categoria Euro 6: in uno scenario di guida simulato che preveda 17 tonnellate di peso lordo, 72 fermate e partenze ed una velocità media di crociera di 34 km/h, la riduzione dei consumi raggiunge il 18% mentre le emissioni di CO2 scendono fino al 92% qualora si utilizzi biocarburante alternativo come l’olio vegetale idrotrattato (HVO).

Questo grazie alla combinazione del motore Scania Euro 6 a 5 cilindri in linea da 9 litri e 320 cv, alimentabile a diesel, HVO o FAME (altro biocarburante), con un propulsore elettrico da 130 kW (174 cv) e 1,050 Nm di coppia: assieme ad un potente riciclaggio della potenza al freno, abbinata allo spegnimento del motore quando in funzione l’unità elettrica e alla maggiore efficienza dei sistemi ausiliari, permette di raggiungere i livelli emissivi prima citati.

Il segreto, secondo gli Scandinavi, sta nella guida previsionale e nell’uniformità di frenata: preferibile allo sfruttamento massivo della frenata per ricaricare la batteria è infatti la possibilità di lasciare il mezzo libero di avanzare per inerzia, approfittando della velocità acquisita che il propulsore elettrico aiuta a mantenere senza chiamare in causa quello termico.

La batteria dello Scania ibrido ha una capacità utile di 1.2 kWh, taglio moderato scelto per non sbilanciare il rapporto tra vita utile ed autonomia del pacco batterie stesso.

Lo scenario ideale a cui punta Scania è però la guida notturna: il sistema è progettato per rientrare entro i limiti di rumorosità locali e nazionali normati dall’iniziativa europea Quiet truck/PIEK Light, che prevede un massimo di 72 dB per la guida in zone sensibili al rumore come i centri urbani.

Viaggiare nottetempo, per via della minor frequentazione delle strade, rappresenta una soluzione ottimale per migliorare la produttività e l’accuratezza delle consegne e, con l’affiancamento di più piloti, permette di massimizzare l’efficienza di un veicolo non facendolo pressoché mai fermare.

Questo sistema di trazione ibrido sarà disponibile sul commercio a partire dal 2016 su differenti tipologie di mezzi pesanti del Marchio, che si dice convinto dell’importanza crescente degli autocarri con impatto minimo sulle persone e sull’ambiente nel futuro della gestione dei problemi di distribuzione dei beni di prima necessità nelle grandi metropoli.

A proposito di trasporti pesanti più efficienti, è il caso di ricordare anche che la Svezia, patria di Scania, si è già mostrata interessata a progetti di elettrificazione degli stessi anche su scala autostradale, e che la stessa azienda aveva già introdotto test su camion 100% elettrici in un recente passato.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Scania