Sogni d’oltre Manica: viaggiare elettrico diventa realtà

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In Inghilterra si fa sul serio: fino ad oggi un viaggio di 150 km con un veicolo a trazione 100% elettrica voleva dire stare fermi 8 ore ai box per ricaricarsi, oggi solo 30 minuti. Dove? Sull’autostrada M25, l’arteria che abbraccia la Greater London e serve, tra gli altri, l’aeroporto di Heathrow: una delle più trafficate d’Europa. Ieri l’assenza di un’infrastruttura di ricarica rapida distribuita sul territorio della Gran Bretagna rendeva sempre un po’ evanescenti le prospettive su un impiego diffuso delle auto elettriche ma oggi, a partire dalla stazione di servizio Clacket Line di Roadchef, il gestore degli impianti di sosta oltre Manica, è possibile trovare punti di ricarica veloce per fare il pieno di energia in mezz’ora.

L’operazione è gestita da Engenie, leader nel settore delle ricariche per veicoli elettrici, servendosi delle infrastrutture fornite da Schneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia, già collaboratrice di Ford proprio per quanto riguarda la ricarica delle vetture. Si tratta di un’attività di notevole entità che, una volta terminata, porterà l’Inghilterra ad avere la sua prima rete di punti di ricarica veloce, dislocata nelle stazioni di sosta autostradali Roadchef.

I terminali di ricarica rapida di Schneider Electric erogano 50 kW in corrente continua e la tariffazione prevista sarà a consumo invece che in abbonamento per renderne la fruizione la più disinvolta possibile, proprio come le normali pompe di carburante. Questo porterà un indubbio vantaggio ai possessori di auto elettriche e, chiosano Jeremy Littman e David Greaves, rispettivamente Amministratore Delegato di Engenie e National Business Development Manager per la mobilità elettrica di Schneider Electric, sospingerà molti nuovi acquirenti verso l’avventura elettrica. Un importante passo avanti verso la diffusione reale di questi mezzi in Gran Bretagna e un esempio da seguire anche altrove.

 

 

Andrea Lombardo

1 COMMENT

  1. […] L’elettrificazione di alcuni tratti nevralgici autostradali, l’installazione sovvenzionata di punti di ricarica privati accessibili anche al pubblico e la sperimentazione dei sistemi di ricarica ad induzione sotto il manto stradale di Londra sono tutte iniziative che dimostrano se non altro l’intento forte di non lasciare l’ipotesi “auto elettrica” solo ai “se” ed ai “ma”. […]

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