Stazioni di ricarica per EV un diritto per chi affitta una casa in California

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Colonnina di ricarica ChargePoint - photo credit: Fifth World Art via photopin cc
Colonnina di ricarica ChargePoint - photo credit: Fifth World Art via photopin cc
Colonnina di ricarica ChargePoint – photo credit: Fifth World Art via photopin cc

Se in poco meno di due anni si è compiuta una prima rivoluzione pro auto elettriche negli Stati Uniti, con il superamento delle 220mila unità vendute ed un raddoppio delle cifre da un anno all’altro, gran parte di questi risultati è da imputarsi alle politiche ambientali perseguite in California.

Qui, dove risiede un terzo circa di quella popolazione di elettro-mobilisti a stelle e strisce, gli incentivi e le iniziative a favore dell’installazione di punti di ricarica non sono mai venute meno, in virtù sia di obiettivi ecologicamente centrali nella gestione dello Stato, sia per affermare una nuova economia che porta sempre nuova linfa al Golden State.

Adesso un nuovo “tabù” è stato infranto dalla conversione dell’Assembly Bill (AB) 2565 in legge: richiedere l’installazione di un punto di ricarica per l’auto elettrica è divenuto un diritto anche per chi affitta un immobile.

Uno dei problemi fondamentali per la crescita della mobilità elettrica, persino in una realtà avanguardista come quella californiana, è la reperibilità di stazioni di rifornimento elettriche.

I recenti traguardi conseguiti dal movimento pro EV con l’inserimento della ricarica fra le infrastrutture obbligatorie per le nuove costruzioni civili e l’adozione di parcheggi dotati di prese pubbliche presso centri commerciali e posteggi aziendali non hanno ancora sovvertito un rapporto sfavorevole che vede circolare 8 veicoli elettrici ogni singola presa di corrente pubblica negli States.

Il decollo di questo mercato nel 2013 ha lasciato nettamente indietro l’aggiornamento delle infrastrutture pubbliche e private, adesso necessariamente costrette a rincorrerne la crescita.

La California, che vede per via del suo vivace mercato del lavoro, una notevole fetta di popolazione costituita da trasferisti con famiglie al seguito, ha così deciso di dare loro la possibilità di chiedere ed ottenere i permessi per installare punti di ricarica per i propri veicoli, anche se la proprietà dell’immobile è altrui.

Questa opzione si pensa che favorirà anche l’installazione delle prese di ricarica condivisa anche all’interno dei condomini, frequentemente abitati da locatari in affitto.

Qualcosa di simile dovrebbe concretizzarsi anche in Italia, dove edifici-campione sono stati realizzati ad esempio di quanto dovrà essere considerato standard di base nell’edilizia secondo l’ormai datato Decreto Sviluppo dell’era Monti.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: CapitolWeekly