È un universitario, sì, ma non un benestante: è soprattutto un caparbio il ragazzo nigeriano che, in barba a tutte critiche, è riuscito a costruire da sé la prima auto elettrica alimentata ad energia solare del suo Paese.
“Nessuno l’ha mai fatto prima” e “Dovresti trovare cose migliori di cui occuparti” sono stati i commenti che hanno accompagnato gli sforzi di Segun Oyeyiola, studente all’ultimo anno del Department of Electrical and Electronic della Obafemi Awolowo University di Ile-Ife (nello Stato di Osun).
Quella “stupida cosa” che Segun ha cocciutamente costruito spendendo tutti i risparmi accumulati nei 9 anni di studi universitari è un’auto elettrica e solare, rudimentale quanto si vuole ma pur sempre la prima auto a zero emissioni mai vista in Nigeria.
Il progetto, con cui Segun, fuori corso di 4 anni e per questo bersagliato dalle critiche di parenti e docenti, è ancor più rivoluzionario se consideriamo che la Nigeria è un Paese attraversato da forti divisioni e conflitti interni che si intrecciano con matrici religiose (ultimo il rapimento delle studentesse da parte dei Boko Haram) ed economiche cui non sempre le major del petrolio sono estranee.
Così Segun ha tratto proprio dalle critiche la forza per portare avanti un’idea nella quale molti non vogliono credere nemmeno alle nostre latitudini. Ha fallito, è stato deriso, ha ritentato: alla fine è riuscito a convertire la carcassa di un Maggiolino Volkswagen degli anni ’60, abbandonato dal padre, nella prima auto senza tubo di scappamento dello Stato africano.
Certo, della vettura si sa poco, se non che funziona: avrà poca autonomia, sarà lenta ma non ha nessuna importanza. Ciò che conta è la dirompenza che le idee possono avere, a dispetto di tutte le condizioni sociali ed economiche.
Il Maggiolino elettrico di Segun può, come dice lui ai giornali del suo Paese, essere utile alla sua famiglia per spostarsi sino al mercato o, ad esempio, ai panettieri per consegnare il pane.
L’EV del giovane Nigeriano, con il suo pannello solare montato sul tettuccio, è utile soprattutto a comunicare che non bisogna mai gettare la spugna, specialmente quando si crede in un progetto giusto.
Ora Segun spera che tutta la Nigeria lo aiuti a sviluppare ancor più la sua idea: perché lui, che quel Maggiolino possa migliorare la vita dei suoi connazionali, vuole dimostrarlo a tutti.
Andrea Lombardo
Fonte: National Mirror, Reddit
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