Più che un aereo, un’auto volante: è così che si pone il Terrafugia TF-X, ennesimo esempio di quel futuro che alcune decine di anni fa si pensava destinato a rappresentare gli anni Duemila.
Invece, nel 2014, l’auto volante è ancora un’utopia (e forse è un bene): il Terrafugia TF-X ha però intenzione di non rimanere un prototipo immaginifico.
Costruito da Terrafugia, società statunitense con sede in Massachussetts, non è il primo genito della casa, già impegnata a portare in commercio Transition, una sorta di mini charter che, piegando le ali, è in grado di spostarsi a terra come fosse una vettura.
Previsto in produzione per il 2016 ad un prezzo di 279,000 dollari (un’auto volante non può essere per tutti, d’altronde), sarà seguito dal TF-X.
Quest’ultimo, oltre che ibrido in quanto a tipologia di mezzo di trasporto, sarà anche ibrido plug-in per quel che riguarda la propulsione: 600 cavalli arriveranno infatti da un motore elettrico, mentre 300 ulteriori cv saranno generati da un propulsore a carburante.
L’autonomia totale dichiarata è di 500 miglia (800 km abbondanti) ed il velivolo è in grado di decollare ed atterrare verticalmente: le dimensioni ridotte delle ali consentono poi al TF-X di essere tranquillamente parcheggiato in un ampio garage.
Altra caratteristica curiosa dell’auto volante progettata dagli Statunitensi è che servono appena 5 ore per imparare a pilotarla: al di là della semplicità dei comandi i costruttori fanno sapere che, in pratica, il volo del TF-X è gestito in remoto da un computer connesso con i piani di volo della zona attraversata.
Insomma, in futuro forse avremo un solo mezzo che ci consentirà di spostarci a terra come di volare, in entrambi i casi guidandosi da solo: in quelle circostanze, ai genitori non sembrerà strano nemmeno sentirsi chiedere un Hoverboard in regalo.
Andrea Lombardo
Fonte: AutoblogGreen, YouCar via YouTube