Tesla: aggiorna il software delle Model S per prevenire surriscaldamenti

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Tesla Model S ricarica domestica -
Tesla Model S ricarica domestica - photo credit: Duncan Rawlinson. Duncan.co via photopin cc
Tesla Model S ricarica domestica -
Tesla Model S ricarica domestica – photo credit: Duncan Rawlinson. Duncan.co via photopin cc

Per fugare ogni dubbio, anche a priori, sulla sicurezza della ricarica delle sue berline elettriche dai dispositivi domestici a parete, Tesla Motors ha inviato un upgrade per il software delle Model S che ne ridisegna l’algoritmo che rileva eventuali surriscaldamenti o instabilità del flusso di corrente elettrica.

Come avevamo già rilevato durante il nostro test drive, la berlina elettrica ha la caratteristica di poter essere interamente programmata da remoto, esattamente come si farebbe con il software di uno smartphone: questo consente non solo una vastità di impostazioni a disposizione del conducente, capace di interagire in tempo reale con le prestazioni della vettura ma soprattutto alla Casa produttrice di introdurre migliorie e correggere difetti.

In questo caso non si tratta di un vero e proprio difetto bensì di un accorgimento precauzionale che gli ingegneri di Palo Alto hanno deciso di inviare via web alle vetture e che alcuni proprietari hanno reso noto alla stampa: si tratta di un aggiornamento per il software di ricarica delle Model S che, in caso di anomalie, decurta la potenza del flusso di energia del 25%.

Questo non tanto per problemi rilevati sulla vettura elettrica quanto per evitare il ripetersi di casi come quello di Irvine, in California, dove un garage privato è stato distrutto da un incendio causato, secondo l’indagine dell’Orange County Fire Authority, dal malfunzionamento di una wallbox di ricarica a muro.

Il problema non è quindi da imputarsi al veicolo, bensì alla presa di corrente: tuttavia questo episodio ha rinfocolato l’attenzione di quanti, nei mesi scorsi, avevano speculato sulla sicurezza delle berline elettriche di Tesla dopo i tre incidenti culminati con l’incendio parziale delle vetture, con l’intento spesso nemmeno dissimulato di influire sul valore delle azioni in Borsa del Marchio.

Dai primi due incidenti Tesla Motors è uscita con un’attestazione di fiducia confermata da parte sia dell’agenzia per la sicurezza stradale americana che da parte di quella tedesca, mentre sull’ultimo episodio è in corso un accertamento negli States.

L’incendio del box di Irvine non dipende dall’auto ma, poiché conteneva proprio una Tesla Model S, ha coinvolto nuovamente la Casa californiana: ora, con questo aggiornamento di sistema, la loro ricarica dovrebbe scongiurare ancor più l’accadere di simili sinistri, sebbene, fino ad adesso, questo sia l’unico caso accertato.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: AutoblogGreen