Toyota: addio batterie NiMH sugli ibridi, si passa agli ioni di litio a ritmo di 200.000 unità/anno

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2013_Prius_Family

2013_Prius_FamilyFino ad adesso la maggior parte delle auto ibride prodotte da Toyota – stiamo parlando della Toyota Prius nella versione non plug-in – montavano di serie ancora i pacchi di batterie al nichel-metallo idruro: la prossima generazione di ibridi giapponesi si affiderà invece agli ioni di litio.

Tecnologia ormai consolidata e largamente diffusa sul mercato (non soltanto dell’automobile), manderà in pensione le vecchie batterie della campionessa di vendite Prius Hybrid: il produttore giapponese ha intenzione di accelerare questo passaggio già previsto da tempo, implementando la produzione dei nuovi pacchi batterie.

Già nel 2010 Toyota si era rivolta agli ioni di litio ma, per sua stessa ammissione, aveva percorso una strada errata dal punto di vista della combinazione chimica scelta per la loro realizzazione e, quindi, aveva continuato ad utilizzare il tradizionale NiMH per motivi di convenienza.

La notizia che i giapponesi pianifichino un regime di produzione per le nuove batterie al litio di 200.000 unità l’anno è stata riportata da Nikkei (e da GreenCarCongress) come da Reuters ma non confermato dall’azienda: tuttavia il passaggio da una tecnologia all’altra era già previsto e, su alcuni mercati, le Prius V sono già disponibili con batteria al litio, come invece ricordato su GreenCarReports.

Stando alla comunicazione di Nikkei, Toyota produrrà una Prius più leggera grazie alle nuove batterie, più piccole delle attuali: tuttavia, la controllata dalla stessa Toyota e da Panasonic che fabbrica i pacchi batterie per la Prius ha una capacità produttiva di 36.000 unità all’anno, troppo poche per le esigenze del colosso automobilistico.

Per fare fronte alla richiesta che Toyota deve fronteggiare per la sola Prius Hybrid (nel 2012 ne ha venduti 1 milione e 200mila esemplari), sembra che metterà mano al portafoglio per costruire nuove linee di produzione assieme a Panasonic, per un investimento di quasi 200 milioni di dollari americani.

 

Andrea Lombardo

Fonti: Nikkei via GreenCarCongress, Reuters via GreenCarReports

 

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